Edimburgo è una città in cui sono tornata in diverse occasioni nel corso degli anni. La prima volta nel ’91 per un soggiorno di tre settimane. Poi nel ’98 e nel 2001. Infine, dopo una lunghissima pausa, ci sono tornata per ben due volte nel giro di un anno. Per partire alla volta del Northumberland e delle Isole Faroe.
Aver rivisto Edimburgo dopo quasi 20 anni di assenza è stato molto emozionante. La città, sempre bellissima, si è rifatta un look molto potteriano, non si contano i negozi dedicati a Harry Potter e le esperienze legate al magico mondo del maghetto. Dal tour al cimitero di Greyfriers al caffè sorseggiato nel punto in cui la Rowling scrisse il romanzo. Edimburgo non stanca mai, ci tornerei domani al volo, se solo potessi. Perché la città offre scorci unici e sorprese ad ogni angolo. Ci si potrebbe restare una settimana intera senza smettere di avere gli occhi a cuore.
Edimburgo può anche fungere da base per fare delle escursioni di un giorno e visitare vere e proprie meraviglie nelle vicinanze.
Come la splendida St. Andrews a un’ora e un quarto di distanza. O lo scenografico Dunnottar Castle a un paio d’ore dalla città. Oppure York in treno, come abbiamo fatto noi.
O ancora, se amate i villaggi di pescatori, ci sono due escursioni davvero speciali a un’ora da Edimburgo. Una in direzione nord-est e una a sud della città, verso il Northumberland.
Cove Harbour: magico villaggio di pescatori a un’ora da Edimburgo
A Cove Harbour ci siamo passati di ritorno dal Northumberland direzione aeroporto. E ci ha letteralmente stregato. Qui non c’è nulla, solo qualche cottage in pietra, un molo che sembra quasi abbracciare la baia fino a formare un cerchio e il mare con la marea come grande protagonista.
Di Cove Harbour vi ho già parlato nel post dedicato in cui vi ho raccontato come io mi sia sentita un po’ Alice nel Paese delle meraviglie. Si entra in un tunnel buio ed è come tuffarsi nella tana del Bianconiglio e ritrovarsi in un mondo incantato.
Se siete con bambini al seguito, difficilmente riuscirete a trascinarli via dalla spiaggia. Ma, in tutta sincerità, anche se sarete solo adulti. La quiete che si respira, la baia racchiusa a cuore, tutto crea un’atmosfera davvero suggestiva.
Nei dintorni potete fermarvi anche a Tantallon Castle, le rovine di un castello nei pressi di North Berwick. Se invece volete spingervi 50 minuti più a sud, potete raggiungere il Castello di Bamburgh che al momento, per quanto mi riguarda, è nella top 3 dei miei castelli preferiti.
Crail: mangiare le aragoste al porto a un’ora da Edimburgo
Anche a Crail ci siamo fermati mentre tornavamo dalle Highlands e dall’esperienza potteriana più desiderata. Eravamo sempre diretti verso l’aeroporto di Edimburgo, da cui Crail dista un’ora e un quarto circa. Avete presente quei momenti rubati all’imbarco in cui non hai ancora voglia di lasciarti alle spalle un viaggio meraviglioso?
Ecco questo è il mood che ci ha accompagnati tra le viuzze di questo minuscolo villaggio di pescatori in cui le macchine non possono circolare.
Crail si trova nel Fife, la regione a Nord della capitale scozzese e rientra per cui a pieno titolo tra le escursioni a un’ora da Edimburgo. Il villaggio di pescatori di Crail è uno dei cinque più belli di questa zona. Gli altri sono Anstruther, Pittenweem, St Monans, Elie. Potete quindi percorrere un itinerario visitandoli tutti e spingendovi fino a St. Andrews (che è splendida), per completare una bellissima escursione in giornata da Edimburgo.
Ma torniamo a Crail, che è il villaggio di pescatori più piccolo. Qui le auto non possono circolare, parcheggiate in cima al paese (vicino al castello o in Rumford Street dove ci sono diversi posti) e vi spingete fino al porticciolo percorrendo le viuzze acciottolate piene di botteghe e locali davvero carini.
Una volta arrivati al porto potete mangiare un aragosta direttamente sui tavoli in legno. Da Reilly Shellfish, un baracchino in legno sul porto che prepara aragoste al momento. Servizio assolutamente informale ma esperienza unica. Da ricordare. A un prezzo davvero imbattibile.
Ci siamo poi concessi anche il dolce, accompagnato da cioccolata con panna per i bambini e dall’immancabile cup of tea per me, che dopo le aragoste è la morte sua. Sono nordica, perdonatemi, prima di mettermi a dieta concludevo sempre i pasti con il cappuccino.
Nella cornice della splendida Crail Harbour Gallery, una bellissima tea room costruita in un cottage di pescatori del XVII secolo. Noi ci siamo goduti la terrazza all’aperto con vista spettacolare, una sorta di addio a quei paesaggi che adoro. Ma anche l’interno merita davvero.
E abbiamo concluso con una passeggiata intorno alle mura del castello prima di rimetterci in marcia verso l’aeroporto. Anche in questo caso il rischio di perdere l’aereo è stato alto.
Vedremo che altre sorprese ci riserverà l’aeroporto di Edimburgo. Non vedo l’ora di esplorare altre mete a un’ora dalla città.
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