Norvegia

Itinerario in Norvegia on the road dalle Lofoten a Capo Nord

14 Settembre 2022
Itinerario in Norvegia on the road due settimane estate

L’itinerario in Norvegia on the road ce lo siamo sudato. Il biglietto aereo per questo viaggio verso Capo Nord, iconica meta per gli amanti del Nord come la sottoscritta, è stato acquistato a febbraio 2020. Quando comparivano le prime notizie ma l’idea che ad agosto non si potesse viaggiare sembrava follia. Un voucher da usare (non propriamente economico) e l’ansia di non poterci riuscire hanno fatto il resto.

Abbiamo cucito questo viaggio in Norvegia con i bambini in maniera minuziosa ma lasciando anche molto al caso. Perché, esattamente come per le Isole Faroe, sai che sarà il meteo a comandare. E che i piani devi saperli anche un po’ stravolgere, Google Maps alla mano e voglia di scoprire sempre in tasca. Insieme alla di credito, perché la Norvegia è cara. Non è, purtroppo, uno di quei falsi miti da sfatare. Ma vale ogni singolo centesimo. I paesaggi, l’atmosfera, l’aria che si respira, la luce.

Finnmark Norvegia settentrionale

Sarà che sono malata di Nord ma per me questo è quanto più si avvicina alla mia idea di paradiso. Ecco quindi il mio itinerario di viaggio in Norvegia on the road con bambini e ragazzi.

Ingredienti fondamentali per la mia modalità di viaggio, li ripeto perché ognuno viaggia come gli pare: due settimane piene a disposizione, un’auto da noleggiare in un aeroporto e da lasciare in un altro, rorbuer a più non posso, cucina a disposizione per preparare i pasti in autonomia. Si parte!

Itinerario in Norvegia in estate: premessa d’obbligo

Sapete che mi piace fare le premesse iniziali. In tanti, davvero tantissimi, mi avete chiesto l’itinerario in Norvegia con i bambini (ormai quasi tutti adolescenti), tappa dopo tappa. Lo scrivevo sui social, racconto il Nord Europa dal 2013, ma l’interesse per questo viaggio è stato di gran lunga superiore.

Ecco perché mi preme ancora di più fare una premessa iniziale. Che tocca, fondamentalmente, tre punti chiave: meteo, chilometri, budget.

Il meteo in Norvegia

Il meteo comanda. Scordatevi la balla “there’s no bad weather just bad clothing”. Possiamo farla valere per le Cotswolds. Ma non per queste latitudini, soprattutto se vogliamo spingerci verso il Nord più estremo. Siamo super equipaggiati, con abbigliamento tecnico antipioggia che ci accompagna fedelmente nei viaggi estivi a Nord. Ma se vi capitano due giorni di allerta vento gialla (non oso pensare l’arancione o la rossa) dovete solo piegare la testa (letteralmente) e trovare un piano B.

Spiaggia di Ramberg Lofoten

Vento pazzesco sulla spiaggia di Ramberg, una delle più belle delle Lofoten

Questo vi obbliga a macinare chilometri in più se non volete perdervi alcune attrazioni con il sole. Per ammirare le spiagge di Haukland e Uttakleiv in versione semi-caraibica ci siamo dovuti tornare tre volte. Ciò che aiuta se vi trovate a visitare la Norvegia in estate è che le giornate sono infinite. Con la luce che ad agosto vi accompagna fino alle 23.30.

itinerario in Norvegia

Foto scattata alle 22.30 di sera. Luce pazzesca

Paradossalmente ho trovato più d’ostacolo il meteo in Norvegia ad agosto che in inverno. Questo perché in inverno sai che nevica e fa freddo. Di lì non si scappa. E quindi calibri tutto senza grandi aspettative di chilometri. Per esempio raggiungere Capo Nord in inverno è decisamente più complicato, devi seguire obbligatoriamente il convoglio che parte due volte al giorno da Honnigsvåg, non sei libero di andare e venire a piacimento.

Nordkapp Capo Nord

E il rischio che la strada venga bloccata per condizioni meteo avverse è alta. Direi che non inserirei Capo Nord come meta imprescindibile di un viaggio in Norvegia in inverno (anche perché ci arriverei da Inari, nella Lapponia finlandese), ma come ciliegina sulla torta che se non c’è va bene uguale.

Arrivando in Norvegia in estate, invece, Capo Nord era per me la meta prefissata. Alcuni giorni prima del nostro arrivo, c’è stata un’allerta meteo per il vento con tanto di van e camper ribaltati. La strada in alcuni casi viene chiusa.

Con questo non voglio spaventarvi ma solo spingervi a consultare sempre le previsioni, il sito che ho trovato più affidabile è yr.no.

Norvegia on the road in macchina: i chilometri li sentite tutti!

Il secondo fattore di cui tenere conto per un viaggio in Norvegia on the road sono i chilometri. Ovvero le distanze. Che possono sembrarvi minime sulla carta, ma Google Maps non mente. Se vi dice che per fare 400 km ci vogliono 7 ore non vi sta raccontando una balla. Ce ne metterete 7, magari anche qualcosina in più se incontrate le pecore che vi bloccano la strada. I limiti di velocità quando si viaggia in Norvegia in macchina sono snervanti, lo confesso. Ci sono tratti in cui sei obbligato ad andare a 40 all’ora senza comprenderne il motivo e ti viene voglia di schiacciare l’acceleratore.

Itinerario on the road in Norvegia

Sulle strade percorse in questo itinerario on the road in Norvegia, il massimo della velocità consentita è stato di 90 chilometri orari su piccoli tratti, sulla strada per raggiungere Capo Nord in estate. Le multe dicono siano salatissime e non stento a crederlo. Eravamo reduci da una multa di 118 euro per superamento di 4 km (quattrochilometriquattro) dei limiti di velocità in Svizzera. Ci è bastato.

Quanto costa andare in Norvegia?

Il budget è la voce più importante. O almeno per noi è stato così. Perché se al meteo poni rimedio rivedendo l’itinerario o rifugiandoti in un museo, se per i chilometri ti metti il cuore in pace e ti prepari a trascorrere ore in macchina, per il budget grandi strategie non ci sono.

Il modo per risparmiare sui pasti in Norvegia

Questa la nostra modalità a pranzo. Panini all’aria aperta

So che quanto abbiamo speso in Norvegia è l’argomento che suscita maggior interesse e quindi a questo tema ho dedicato un articolo a parte, come avevo fatto per la Lapponia in inverno.

Come organizzare un itinerario in Norvegia: la scelta delle tappe

Entriamo dunque nel vivo del nostro itinerario in Norvegia del Nord in estate della durata di due settimane Perché dire Norvegia è un po’ (tanto) vago. Se avete 15-16 giorni a disposizione come nel nostro caso, dovete concentrarvi su una parte del paese. Non abbiamo visitato la zona sud-ovest, quella dei fiordi per intenderci. Non abbiamo fatto il viaggio ferroviario che è nel cassetto da tempo (quello da Oslo a Bergen, con deviazione sulla Flåmsbana), non siamo stati a Bergen che desidero tanto vedere (e a Oslo vorrei tornare in estate).

Viaggio in Norvegia

Per organizzare un itinerario in Norvegia dovete per forza scegliere la zona su cui concentrarvi. A meno che non abbiate un mese a disposizione. Io volevo andare alle Lofoten e raggiungere Capo Nord. Intorno a questo ho costruito l’itinerario di due settimane in Norvegia chiedendo consigli a chi c’era già stato (The reds on the road e Un viaggio infinite emozioni in primis) e consultando tantissimi siti, soprattutto stranieri. Per qualunque cosa, se non trovate nulla in italiano, fate una ricerca in inglese e avrete magicamente la vostra risposta.

Come abbiamo suddiviso l’itinerario in Norvegia

Alle Lofoten vanno dedicati almeno 5-6 giorni. Lo dicono tutti e sono d’accordo. Guardando i chilometri pensavo di poter concentrare tutto in 3-4 giorni ma mi sono fidata dei tanti consigli letti e ricevuti. Siamo rimasti 6 notti alle Lofoten e non siamo riusciti a fare tutto quello che mi ero prefissata (il meteo ha influito un pochino, va detto. Cinque notti potrebbero bastare).

Henningsvaer Lofoten

A me l’assaggio di Vesterålen è piaciuto moltissimo. Forse perché vedevo il sole pieno per la prima volta. Alle Vesterålen mi sarebbe piaciuto dedicare uno o due giorni in più. Sono contenta di aver incluso l’isola di Senja, da molti snobbata, si tratta invece di una meraviglia poco turistica. La strada panoramica lungo tutta la costa settentrionale è spettacolare (e l’abbiamo percorsa con tempo incerto tra nuvole e pioggia, non oso pensare con il sole).

Itinerario Norvegia con bambini

Anche la strada tra Senja e Alta a mio avviso è pazzesca. 6 ore di macchina che sono diventate 9 per tutte le soste che abbiamo fatto. Per non parlare della strada da Alta a Capo Nord, un sogno. Siamo poi ripartiti con l’aereo da Tromso, riservando gli ultimi due giorni a questa zona. Avevamo già visitato Tromsø in inverno per ammirare l’aurora boreale, dopo un rapido ritorno a Polaria (museo super interessante con i bambini), ci siamo diretti nella zona di Sommaroy, non avevo letto praticamente quasi nulla in merito se non questo articolo in inglese che mi aveva fatto optare per questa destinazione. Andateci assolutamente, per noi è stata una delle giornate più belle del viaggio.

Riassunto del nostro viaggio in Norvegia on the road

Se non volete leggere tutto quello che precede e tutto ciò che segue (però mi farebbe piacere che lo faceste, ovviamente), ecco un riassunto super schematico del nostro viaggio di due settimane in Norvegia on the road, per un totale di 15 notti.

– 2 notti a Bodø (nei piani iniziali doveva essere una notte sola, poi ci hanno anticipato il volo di un giorno, creandoci non pochi problemi. Ma è acqua passata.)
– 6 notti alle Lofoten (spostandoci in due diversi alloggi)
– 1 notte alle Vesterålen (per l’escursione alle balene)
– 2 notti a Senja
– 2 notti in zona Alta
– 2 notti in zona Tromsø

Volo: arrivo a Bodø e ritorno da Tromsø. Abbiamo scelto un volo di linea con la compagnia di bandiera SAS, acquistato nel 2020. La scelta della compagnia di linea si è rivelata perfetta per la quantità di bagagli che abbiamo imbarcato. Bagagli pieni di cibo, per i vestiti il bagaglio a mano sarebbe stato sufficiente.

Auto a noleggio: ritiro all’aeroporto di Bodø e riconsegna a quello di Tromsø. Abbiamo prenotato l’auto con il portale Auto Europe su cui abbiamo trovato prezzi vantaggiosi. Il portale vanta più di 60 anni di esperienza e, facendo la ricerca, avete subito un’idea chiara delle diverse tariffe in base all’auto che vi serve. Noi ovviamente in cinque avevamo bisogno di un’auto che fosse abbastanza spaziosa. Prenotando l’auto da un’aeroporto e riconsegnandola in un altro, pagherete un sovrapprezzo che si aggira tra i 350 e i 500 euro ma, con 15 giorni a disposizione, questo vi consentirà di limitare gli spostamenti e di non fare le cose di corsa.

Considerati i chilometri che trascorrerete in macchina, non risparmiate sull’auto, rischiereste di pentirvene. Valutate bene e scegliete il mezzo che, per due settimane, sarà un po’ come una seconda casa.

Totale chilometri percorsi in due settimane: 3000 circa, più due tratte in traghetto, da Bodø alle Lofoten e dalle Vesteralen a Senja.

Primo e secondo giorno: Bodø

Da programma avremmo dovuto stare solo una notte a Bodø, arrivando nel pomeriggio e ripartendo il giorno dopo con il traghetto per le Lofoten. In realtà il nostro volo è stato cancellato e ci hanno anticipato l’aereo di un giorno. Il cambiamento è avvenuto troppo tardi per poter anticipare il noleggio auto senza penali.

Bodo Street Art

Abbiamo quindi trascorso la giornata gironzolando a piedi per Bodø tra la sua street art e il pontile. Spaziale la biblioteca pubblica, c’è anche una sala per ragazzi con video di ogni genere e una stanza piena zeppa di lego dove i bambini possono giocare. La giornata a Bodø ci ha permesso di riposarci dopo il volo con scalo lungherrimo del giorno prima e di entrare nel mood nordico.

Nel tardo pomeriggio abbiamo recuperato l’auto e siamo andati a visitare una delle due spiagge che mi ero segnata: Mjelle Beach. L’escursione a piedi dura circa 20 minuti, il sentiero è un po’ sconnesso ma si fa tranquillamente con i bambini. Noi ci siamo andati la sera, rientrando in città poco prima di mezzanotte, complice il buio inesistente. Abbiamo fatto tappa in due bellissimi porticcioli, molto scenografici. Non so dirvi l’esatta posizione ma li vedete dalla strada.

Altre cose da vedere in zona Bodo (che per tempo, budget o altri motivi abbiamo scartato): 

  • Escursione per vedere il Saltstraumen (punto in cui la corrente del mare diventa vorticosamente circolare. Si può vedere anche da terra anche se dicono che dal mare è tutt’altra cosa.)
  • Landego lighthouse, faro bellissimo e scenografico da raggiungere in barca. Se desiderate dormire in un faro, qui potete farlo. Per l’estate 2022 era chiuso, riaprirà per la prossima stagione.
  • Ghiacciaio Svartisen. Sono molte le agenzie che organizzano escursioni di un giorno dalla città per ammirare il secondo ghiacciaio della Norvegia. L’escursione è sconsigliata ai bambini ed è considerata di difficoltà medio-alta.

Dove abbiamo dormito a Bodø

Abbiamo dormito presso il Thon Nordlys Hotel, colazione inclusa, tra l’altro abbondante e davvero ottima. Ci siamo rimpinzati anche per il pranzo. Abbiamo scelto un hotel, l’unico del nostro soggiorno, perché inizialmente dovevamo stare solo una notte. Quando il soggiorno si è prolungato, eravamo ormai troppo sotto data per trovare altro a prezzi umani. L’hotel non ha cucina (abbiamo rimediato con il Burger King), quindi non lo consiglierei per un soggiorno prolungato. Mentre è perfetto per una notte, prima di traghettare per le Lofoten. L’aeroporto è a un paio di chilometri di distanza.

Itinerario in Norvegia: terzo-ottavo giorno alle Lofoten

Abbiamo traghettato per le Lofoten il 9 agosto (traghetto con imbarco dell’auto prenotato dall’Italia con un certo anticipo, è una linea molto richiesta) e siamo rimasti in questo meraviglioso angolo di Norvegia fino al 15 agosto.

Henningsvaer Lofoten

Dedicherò alle Lofoten un articolo a parte con tutti i dettagli. Intanto ecco un riassunto di tutto quello che abbiamo visto (o avremmo voluto vedere). I trekking easy che mi ero segnata non li abbiamo fatti per colpa del meteo. I sentieri erano impraticabili e fangosi. Sono inoltre generalmente poco segnalati e  in condizioni meteo non propriamente favorevoli non li consiglierei.

I villaggi più scenografici delle Lofoten: A I Lofoten, Reine, Sakrisøy, Hamnøy, Haennigsvaer.

Sakrisoy itinerario Lofoten

Le spiagge più belle delle Lofoten: Haukland, Uttakleiv, Vik, Ramberg, Rorvika, Gymsøy (tutte raggiungibili in auto con brevi camminate, le prime tre sono praticamente attaccate). Più altre spiagge che vi attirano e che vedete dalla strada. Le spiagge da raggiungere con trekking (e che quindi abbiamo dovuto saltare per il meteo) sono: Bunes (con traghetto da Reine che nemmeno partiva) e Kvalvika.

Lofoten Spiagge

Musei da visitare: Museo dei vichinghi (davvero bello con spazio esterno e possibilità di salpare su una nave vichinga, purtroppo il maltempo ce l’ha impedito), Museo dello stoccafisso (se il tempo è brutto e non avete altro da fare, ve lo consiglio anche se non mi ha entusiasmato. Interessante per capire la lavorazione di questo pesce che è alla base dell’economia delle Lofoten. Ma mettete in conto migliaia di stoccafissi e teste di stoccafisso che possono anche impressionare i bambini).

Lofoten Viking Museum

Città: Svolvaer e Leknes. A Leknes ci sono dei centri commerciali dove ci siamo dovuti rifugiare quando il vento era insostenibile. Qui trovate anche tanti supermercati per fare la spesa. Svolvaer mi è piaciuta molto, la passeggiata sul porto merita.

Escursioni: sono tante le escursioni che potete fare, anche in barca. Noi abbiamo scelto di vivere l’emozione di entrare in un fiordo con la mini-crociera del fiordo di Trollfjord.

Crociera Trollfjord Lofoten

L’emozione di entrare nel fiordo è unica. Avremmo voluto fare anche l’escursione all’isola di Skrova, ma non c’erano partenze nel giorno in cui avremmo potuto farla.

Dove abbiamo dormito alle Lofoten

Le Lofoten sono meravigliose, da girare in lungo e in largo. I chilometri non sono tantissimi, ma avevamo comunque voluto suddividere gli alloggi anche per provarne di diversi. E poi per accorciare di un’ora abbondante il trasferimento dalle Lofoten alle Vesteralen e goderci qualche scorcio in più di queste ultime.

I requisiti per gli alloggi erano tre. Volevamo dormire nei rorbuer (il rorbu è la tipica casetta rossa su palafitta, un tempo dimora di pescatori, oggi ce ne sono tantissimi anche di nuova costruzione concepite per scopi puramente turistici).

Volevamo che fossero alloggi con vista, perché fa davvero la differenza soprattutto in certi tipi di viaggio (anche con la pioggia e il vento, osservare Reine dalla nostra casetta in perfetto stile nordico è stato magico.) Infine, essendo in 14, non volevamo sparpagliarci ma restare tutti insieme, per praticità e convivialità.

Dove dormire alle Lofoten Reine

Qui vi scriverò gli alloggi che abbiamo scelto, nell’articolo dedicato alle Lofoten quelli che erano in ballottaggio e quelli che, sul posto, mi hanno fatto dire “qui ci vorrei tanto dormire”.

4 notti presso Andøy Vest Rorbuer Reine, vicinissimo al supermercato, con vista pazzesca su tutta la baia. Sono rorbuer nuovissimi, alcuni ancora in costruzione. Atmosfera nordica garantita.

2 notti presso Lofoten Base Camp a Leknes. Anche questi rorbuer sono bellissimi, con ampia terrazza su cui abbiamo anche mangiato. Barbecue a disposizione e una sauna davvero speciale, con accesso diretto al mare. Da provare!

Toccata e fuga alle Vesteralen per il safari delle balene

Dalle Lofoten ci siamo spostati ad Andenes il 15 agosto. Il nostro ferragosto è stato all’insegna di un trasferimento in auto di 4 ore circa e di un’esperienza bellissima, indimenticabile direi.

Ci siamo fermati in diversi punti lungo la strada a scattare fotografie, tanti dicono che le Vesteralen sono una delusione dopo le Lofoten. Diciamo che le Lofoten sono particolari, con queste cime altissime che si tuffano nel mare e i villaggi dei pescatori da cartolina.

Spiaggia di Bleik Vesteralen

Pecore sulla spiaggia di Bleik

Alle Vesteralen il paesaggio cambia ma non per questo è meno scenografico. Per noi è stato davvero solo un assaggio, bisogna tornare per esplorarle meglio.

Safari balene Andenes

Abbiamo trascorso un po’ di tempo sulla spiaggia di Bleik, davvero bellissima. E poi siamo arrivati ad Andenes per il safari delle balene a cui dedicherò un articolo a parte.

Dove abbiamo dormito alle Vesteralen

La ricerca dell’alloggio alle Vesteralen è stata la più difficile. In zona Andenes le possibilità di pernottamento per 14 erano pochissime. Siamo stati in una guesthouse che era una vecchia scuola. Non fatevi ingannare dall’aspetto fatiscente all’esterno. L’interno è molto accogliente e anche le camere sono carine (anche se un paio puzzavano un po’ di fumo). I bagni sono in comune (ma purtroppo solo tre docce funzionavano), la cucina – sempre in comune – è davvero enorme e ben accessoriata. La notte che abbiamo trascorso qui, tutta la guesthouse era a nostra disposizione e questo è stato davvero un vantaggio. Indirizzo: Solheim Guesthouse a Dverberg a una ventina di minuti da Andenes. Questo è stato in assoluto l’alloggio più economico e spartano del nostro viaggio e stiamo parlando comunque di poco meno di 180 euro a notte a famiglia. Per darvi un’idea dei costi folli.

Itinerario in Norvegia: decimo e undicesimo giorno a Senja

La mattina del decimo giorno ci siamo messi in fila per salire sul traghetto per Senja (tratta Andenes-Gryllefjord). Il traghetto non si può prenotare, ci si mette in fila e si attende di essere imbarcati. E per quanto riguarda il pagamento, se avete un’auto a noleggio come nel nostro caso, vi verrà addebitato automaticamente. Dovete comunque registrarvi al sito per inserire la vostra targa.

Una volta piazzati in fila con largo anticipo, abbiamo gironzolato per Andenes, raggiungendo il faro e la chiesa. Sul faro si può salire, ci sono 148 gradini che portano in cima. Il meteo non era il massimo e c’era pure un pochino di nebbia quindi abbiamo evitato. Ma se la giornata merita, di sicuro la vista è spettacolare. Vengono organizzate anche visite guidate.

Faro di Andenes

Siamo sbarcati a Senja dopo un paio d’ore di navigazione. Senja è una splendida destinazione spesso snobbata e invece merita una deviazione. Qui il tempo non ci ha sorriso, ma siamo comunque riusciti a fare il giro completo della strada panoramica, che vi consiglio vivamente. A questo sito trovate tutte le tappe. Bellissima la passeggiata lungo la costa a Tungeneset.

Senja Scenic Route

Anche la passerella panoramica Bergsbotn vale la sosta. Sosta d’obbligo alla spiaggia Ersfjordstranda. Al momento c’è un piccolo tratto chiuso della strada panoramica, dovete quindi spezzarla in due.

Dove abbiamo dormito a Senja

Avevo cercato alloggio presso Hamn i Senja e me ne ero innamorata. Ma non ero riuscita a trovare una sistemazione per tutti. Ci siamo però fermati presso la struttura per un picnic vista fiordo ed è da urlo e vorrei tanto tornarci in inverno.

Hamn i Senja

Abbiamo invece dormito due notti presso Aurora Borealis Observatory. Essendo in 14 ci hanno sistemato in diversi alloggi. Tutti curati e belli, unica pecca: l’appartamento da quattro in realtà è da tre, il divano letto è davvero minuscolo. La colazione compresa è ottima. Per una notte mi hanno offerto la possibilità di dormire nell’Aurora Hut. Sicuramente in periodo di aurora è molto più suggestivo, ma comunque si gode una bellissima vista. L’Aurora Hut è solo per due, se quindi viaggiate in Norvegia con bambini non potete sceglierla. A meno che non siate come noi con altre famiglie e per una notte non molliate i vostri figli agli amici.

Itinerario in Norvegia, giorno 12 e 13: da Alta a Capo Nord

I giorni di viaggio 12, 13 e 14 sono stati quelli in cui abbiamo trascorso in auto un numero considerevole di ore. Aumentate in maniera esponenziale dalle soste, d’obbligo a mio avviso.

La mattina del 12simo giorno siamo partiti presto da Senja, direzione Alta. Senza traghettare sul Lyngenfjord, l’abbiamo circumnavigato. Il risparmio in termini di tempo è irrilevante e, avendo una figlia che soffre molto in barca, dopo due traghetti e il safari ad Andenes non volevamo sottoporla ad altre torture. Direi, col senno di poi, per fortuna. Perché la strada è spettacolare. Prendetevi tutto il tempo per fermarvi.

Prima di arrivare a Skibotn troverete un punto panoramico sul Lyngenfjord con tanto di altalena e casette colorate sul mare. Davvero bellissimo, soprattutto se viaggiate in Norvegia con bambini. Anche Skibotn merita una sosta, ma davvero ci saremo fermati almeno  15 volte a fotografare scorci meravigliosi e a rilassarci sulle spiagge.

Strada per Alta Lyngenfjord

Arrivati ad Alta, che è una vera e propria città, non perdetevi The Rock Art of Alta, il museo delle incisioni rupestri patrimonio UNESCO. La parte all’interno è molto interessante e all’esterno potete percorrere delle passerelle in legno che vi condurranno ad ammirare tutte le incisioni rupestri. Con vista fiordo.

Museo incisioni rupestri Alta

Davvero bellissimo. Il museo chiude alle 19 in estate, questo significa che dovrete uscire dal corpo centrale del museo entro quell’ora ma potete però percorrere le passerelle anche oltre l’orario di chiusura. Facendo buio tardi, vale la pena approfittarne.

La strada per Capo Nord: i paesaggi incredibili della Norvegia Settentrionale

La mattina dell’undicesimo giorno ci siamo svegliati presto per non perdere nemmeno un secondo della giornata che ci avrebbe portato a Capo Nord. Il coronamento di un sogno. Questa è stata forse la giornata in cui più volte le lacrime sono affiorate agli occhi. Complice un meteo super favorevole che ci ha concesso di ammirare con il sole il susseguirsi di paesaggi davvero incredibili. Forse anche la strada per Capo Nord meriterebbe un articolo a parte.

Finnmark Norvegia itinerario Capo Nord

Renne ovunque sulla strada per raggiungere Capo Nord

L’ho già scritto sui social, tanti dicono che non valga la pena arrivare a Capo Nord solo per vedere una scultura. Ecco, per me vale ogni singolo chilometro di asfalto.

Se vi state chiedendo dove vedere le renne in Norvegia, qui credetemi ne potrete vedere a bizzeffe, tante ci hanno attraversato la strada impedendoci per un attimo di proseguire. La tundra, retaggio dei libri di geografia, ha preso improvvisamente forma. Una distesa srotolata e quasi in posa, tra l’azzurro intenso del mare e il verde della vegetazione.

Renne Capo Nord

Capo Nord è quello che ci si aspetta: un luogo turistico all’ennesima potenza. Ma incastonato dal paesaggio incredibile del Finnmark, la contea più a Nord della Norvegia. E quindi gli perdoni tutto. Sul sito trovate gli orari di apertura e i prezzi. Al momento il parcheggio è gratuito ma c’è la sbarra di ingresso e si paga l’accesso al sito negli orari di apertura (teoricamente al di fuori degli orari di apertura non si paga nulla, ma credo che a quel punto si debba pagare il parcheggio. Ricordate che l’accesso in inverno è limitato e si deve seguire un convoglio).

Nordkapp Capo Nord Norvegia

All’interno potete assistere a diverse proiezioni che vi faranno venire voglia di tornarci in inverno. Scattate tutte le foto del caso, camminate per tutto il promontorio e godetevi la sensazione di libertà incredibile che questo luogo sprigiona.

Capo Nord con bambini

La scogliera a Capo Nord

Ritornando ad Alta abbiamo fatto sosta a Honnigsvåg (onestamente nulla di che) prima di ripercorrere quella strada che mi ha rubato il cuore. Calcolate da Alta a Capo Nord almeno 3 ore di macchina senza soste. Quindi tra andata, ritorno, fermata a Capo Nord e un milione di soste a fotografare renne, a indugiare su spiagge e ad ammirare il paesaggio è una giornata intensa di almeno 10-12 ore. 

Dove abbiamo dormito ad Alta

Ad Alta abbiamo scelto di non dormire in città, volevamo comunque restare in un contesto naturale. Abbiamo scelto un lodge di montagna (fa ridere come concetto, visto che la montagna è alta 200 metri a dir tanto ma ci sono i campi da sci. Sciare a queste latitudini è un’esperienza che definirei esotica, ve l’avevo raccontata qui). Abbiamo soggiornato quindi al Bjørnfjell Mountain Lodge a una ventina di minuti dalla città. Ambiente tipicamente alpino, noi abbiamo dormito in due cottage da 6 con l’aggiunta di un letto in ciascuno. I cottage sono molto carini ma abbastanza piccoli e con un solo bagno e ambiente unico. Lo preciso se siete in più famiglie come nel nostro caso, dovete essere pronti a condividere gli spazi. E a stare un po’ stretti. Anche in questo caso la colazione era inclusa, come sempre ottima e abbondante. Parola d’ordine: rimpinzarsi anche per il pranzo.

Itinerario Norvegia on the road: Tromsø e Sommaroy

Gli ultimi due giorni in Norvegia li abbiamo trascorsi in zona Tromsø. Il fascino invernale è tutta un’altra cosa ma vedere la città in versione estiva con la gente che passeggia è comunque piacevole. Siamo tornati a Polaria, un museo davvero istruttivo e divertente con i bambini, e abbiamo camminato per il centro storico.

Vi lascio un indirizzo carino per pranzare. Era il giorno del mio compleanno, volevo coccolarmi con qualcosa di diverso dal semplice panino ma senza spendere un rene. Backstube è una catena dove mangiare tutto a base di pasta sfoglia. Prezzi davvero economici, design molto carino. Insomma promosso.

Sommaroy Tromso

Abbiamo poi dedicato l’ultimo pomeriggio del nostro viaggio on the road in Norvegia a Sommarøy. Una meraviglia. Ora, non so se era la felicità di aver compiuto un bellissimo viaggio, di aver finalmente realizzato un sogno. Ma Sommarøy è davvero splendida.

Spiagge Sommaroy Finnmark

Una miriade di isolotti collegati da ponti scenografici, spiagge bianchissime e piccole insenature a cui non si può resistere. E infatti qualcuno non ha resistito, qui un bagno veloce era d’obbligo. Qui voglio tornarci assolutamente in inverno.

Dove abbiamo dormito a Tromsø

In linea con il desiderio di approfittare il più possibile della natura norvegese, non abbiamo dormito in città ma a una ventina di minuti in direzione Sommarøy, precisamente a Ersfjordbotn.

Ersfjordbotn

I dintorni del nostro alloggio a Ersfjordbotn

Anche questo alloggio – Esfjordbotn Brygge – è stato perfetto, con il pontile, vista sul fiordo, possibilità di passeggiare e costeggiare il mare. Svegliarsi qui la mattina del mio compleanno è stato un regalo.

Pontile della casa a Ersfjordbotn

Dove mangiare in Norvegia (con bambini)

Specifico dove mangiare in Norvegia con bambini, non tanto per raccontarvi menù bimbi che a noi nemmeno bastano più. Ma per precisare che senza figli potreste concedervi più pranzi e cene fuori. Se invece vi trovate a viaggiare in Norvegia con bambini e non avete una carta di credito illimitata, dovrete per forza ridimensionarvi.

Vi segnalo quindi gli unici due indirizzi dove abbiamo mangiato fuori. Mi ero segnata altri ristoranti speciali ma il nostro budget non lo consentiva. Ho quindi scelto quelli che mi avevano consigliato come imperdibili:

Anitas Seafood a Sakrisøya. Tra l’altro qui trovate la casetta gialla super iconica rappresentata in tantissime immagini delle Lofoten. Elena Valli mi ha regalato una bellissima illustrazione presa da una mia foto. Ve la mostrerò appena l’avrò appesa. Fish Burger Winnie the Pooh da urlo. (sul mio profilo Instagram trovate un reel dedicato)

Anitas Seafood Sakrisoy

Bacalao a Svolvaer. Qui abbiamo pranzato dopo essere sbarcati dall’escursione nel fiordo. Locale molto carino, sul porto. Zuppa di pesce ottima.

In un paio di occasioni abbiamo optato per la pizza da asporto. Avendo già provato Peppe’s Pizza nel nostro ultimo viaggio in Norvegia, abbiamo cambiato. Pizza Bakken è un’altra catena, dai prezzi più accessibili. Calcolate che per 14 ci sono bastate 4 margherite grandi. Pizza Bakken ci ha salvati a Leknes quando il vento era insostenibile e non sapevamo dove mangiare i panini. E anche ad Alta quando siamo arrivati distrutti dopo la giornata meravigliosa ma infinita a Capo Nord e non avevamo davvero voglia di cucinare. Il Burger King ci ha economicamente salvati a Bodø. (se ve lo state chiedendo, McDonald’s praticamente non esiste nella Norvegia settentrionale. E se siete una famiglia numerosa spesso a zonzo nel Nord Europa, saprete come in un viaggio in Norvegia con bambini i fast food spesso siano l’unica alternativa con un costo accettabile).

Per il resto, abbiamo sempre preparato i pasti in autonomia, portandoci davvero quasi tutto da casa, dai pelati ai ceci in scatola, passando per risotti, pasta, sughi e zuppe.

Siti che mi sono stati utili per costruire l’itinerario in Norvegia

Oltre ai siti ufficiali come visitnorway, visitsenja, nordnorge.com e agli infiniti account di fotografi e appassionati di paesi nordici che seguo regolarmente su Instagram, vi lascio qui i siti che ho consultato, oltre a quelli già citati, che mi sono stati davvero molto utili per costruire il viaggio in Norvegia.

Le renne in Norvegia

Le renne in Norvegia, sulla spiaggia vicino a casa a Ersfjordbotn

68north.com  per itinerari e spiagge alle Isole Lofoten. Ho anche acquistato un ebook davvero molto bello e ben fatto. In inglese.

earthtrekkers.com qui ho trovato spunti interessanti per trekking in famiglia e soprattutto il consiglio per il viewpoint di Sommarøy.

Non mi resta che augurarvi buon viaggio. Per un itinerario in Norvegia on the road che non dimenticherete.

 

You Might Also Like

4 Comments

  • Reply Emilia 18 Luglio 2023 at 11:18 am

    Sei una stupenda cantastorie, complimenti. Io sono appena rientrata dalla terza volta in Islanda e mio marito stava già pensando alla quarta… ma io direi che potremmo darci al nord Norvegia. E’ solo un’idea, per ora, ma l’anno prossimo io compio degli anni importanti e potrei farmi un bel regalo. Grazie per i preziosi consigli!

    • Reply letiziadorinzi 25 Luglio 2023 at 12:14 pm

      Grazie mille Emilia, gentilissima. Ecco io sogno l’Islanda invece, da anni. Abbiamo optato per le Faroe per vederle ancora incontaminate prima dell’ondata di turismo e l’Islanda è stata rimandata. Ma devo andarci assolutamente. Un abbraccio

  • Reply ELENA 19 Ottobre 2023 at 8:31 pm

    Ciao non trovo l’articolo dedicato alle Lofoten, potresti indicarmi il link?

    • Reply letiziadorinzi 15 Novembre 2023 at 12:19 pm

      Ciao Elena non l’ho ancora pubblicato. Ce l’ho in bozza ma devo aggiustare le foto. Prometto di farlo giuro. Un abbraccio

    Leave a Reply

    Accetti i cookies?
    Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
    Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy