Il faro delle Alpi in Svizzera all’Oberalppass, alla sorgente del Reno

Il Passo dell’Oberalp si trova a 2046 metri di altitudine. Ed è il punto in cui potete ammirare l’unico faro delle Alpi. Avete capito bene un faro senza scogliere a picco, senza falesie bianche e senza mare: un faro in montagna. È il faro in Svizzera all’Oberalppass.

Se mi leggete da un po’ sapete che non so resistere al fascino dei fari. Che è poi una passione che accomuna tanti di noi, ne avevo parlato anche qui. Il sogno è inseguire i fari del Maine, ma intanto anche andare a caccia di fari in Europa ci dà grandi soddisfazioni. Così come dormire in un faro su un’isola praticamente disabitata.

Era una gravissima pecca non aver mai visto il faro posto più in alto al mondo, addirittura in montagna. Soprattutto perché questo faro se ne sta a un paio d’ore abbondanti da casa, quindi a un tiro di schioppo.

Questo faro è una delle escursioni in Svizzera in estate che potete raggiungere in giornata dal Passo Spluga. Noi abbiamo soggiornato qualche giorno in terra elvetica, unendo i puntini, come spesso capita quando costruiamo itinerari più o meno lunghi. E per un weekend in Svizzera in estate che doveva essere un regalo di compleanno da scartare abbiamo unito il coltellino svizzero, un lago meraviglioso che desideravo vedere da tempo, la salita al Pilatus e questo faro.  Con l’aggiunta di Lucerna che resta sempre la città svizzera che preferisco.

Ne è venuto fuori un bel miscuglio fatto di lago e montagna, con tanto di battaglia a palle di neve in pieno luglio, un parco giochi meraviglioso da cui è stato difficile andarsene (e non parlo solo dei bambini) e un picnic improvvisato sul passo dello Spluga.

Il faro in Svizzera all’Oberalppass: meraviglia in quota

Perché un faro posto proprio in cima a una montagna? Il significato è simbolico. Il faro bianco e rosso che potete ammirare a 2046 metri di dislivello è la riproduzione del faro Hoek van Holland che, dal 1900 al 1970, era posto alla foce del Reno a Rotterdam. Oggi il faro originale è conservato al Coastal Lighting Museum di Rotterdam.

L’Oberalppass, il passo posto tra Andermatt e Sedrun, tra i Grigioni e il Canton Uri, è vicinissimo al Lago Toma considerato la sorgente del Reno.

Quindi faro alla foce e faro alla sorgente di uno dei fiumi più lunghi d’Europa. Questo è il senso di un faro posto in alta quota. Ed è un senso bellissimo, che sa di chiusura del cerchio, di continuità. Lo dico per chi l’ha giudicato come una pacchianata. Poi ognuno ovviamente la pensa come vuole ma io trovo che sia una cosa molto poetica, azzarderei romantica nel senso letterario del termine.

Se amate i fari vale la pena raggiungerlo. Ora l’obiettivo è fotografarlo sommerso dalla neve, ho visto scatti incredibili che sanno quasi di fotomontaggio e invece è realtà.

Per arrivarci in inverno però le cose si fanno più complicate. L’Oberalppass infatti è uno dei passi svizzeri che viene chiuso al traffico, come tutti quelli del famoso giro dei passi in Svizzera che personalmente amo alla follia. Occorre quindi fare un giro decisamente più lungo ma ne vale la pena. In alternativa, all’Oberalppass si può arrivare in treno, a bordo della Matterhorn-Gotthard Bahn o del Glacier Express.

Un sogno nel cassetto che ho ormai da tempo e che, situazione permettendo, spero di realizzare presto.

Raggiungere la fonte del Reno a piedi

Se non vi basta raggiungere il punto simbolico della sorgente del Reno, potete raggiungere il lago di Toma dove trovate la roccia che sta a indicare il punto in cui nasce il fiume.

Il lago di Toma si trova a 2344 metri di altitudine e si può raggiungere con un’escursione di media difficoltà che parte proprio dal passo dell’Oberalp. Da siti più o meno ufficiali, viene indicato come un trekking di un’ora e mezza-due ore (sola andata) ma non avendolo provato di persona, non posso dirvi con precisione né difficoltà né dislivello.

Noi ci siamo limitati al faro, al centro visitatori vicino al faro, a un giro sul passo e alla neve a luglio in pantaloncini corti.

Perché l’assemblaggio del coltellino svizzero ci aspettava da febbraio, non potevamo farlo attendere.

Il nostro itinerario di quattro giorni in Svizzera

Intorno al faro in Svizzera all’Oberalppass, come già detto, ci abbiamo costruito un itinerario di quattro giorni. Ecco i dettagli in breve.

Primo giorno: Partenza dall’Italia, passo dello Spluga, Caumasee, arrivo a Sedrun dove abbiamo fatto base per tre notti.

Secondo giorno: Oberalppass, museo del coltellino Svizzero e giro a Lucerna

Terzo giorno: laghetto balneabile Lac da Claus a Sedrun (che merita un articolo a parte) e Disentis, con la splendida abbazia

Quarto giorno: Pilatus e rientro in tarda serata in Italia

Dove abbiamo dormito vicino al faro dell’Oberalppass in Svizzera

Sapete che amo la Svizzera che, come dico sempre, ha un solo difetto. Il costo della vita che è oggettivamente esagerato per noi italiani. Si riesce a contenere il budget dormendo in luoghi fuori mano e sempre in appartamento per evitare i pasti fuori casa.

Sarebbe stato indubbiamente comodo dormire l’ultima notte a Lucerna ma i prezzi erano davvero proibitivi. Siamo quindi rimasti per tre notti a Sedrun, un minuscolo paesino con un piccolo supermercato e tutto il necessario. Questo l’indirizzo dove abbiamo soggiornato, la casa era meravigliosa così come i padroni di casa. Potete trovare la mia recensione anche su Airbnb.