Una delle esperienze più belle del nostro itinerario in Lapponia è stata l’escursione in motoslitta. La natura incontaminata, il bianco tutto intorno, la sensazione di libertà assoluta, la certezza di essere in un luogo unico. Il cuore che batteva forte, se chiudo gli occhi mi sembra di rivivere ancora quell’attimo.
Abbiamo quindi cercato di riprovare la stessa esperienza senza avere un biglietto per la Lapponia in tasca. Anzi addirittura senza uscire dalla nostra regione. Quella Lombardia che, nell’immaginario collettivo (e nei cori da stadio) è fatta solo di nebbia, pianura e industrie ma che in realtà regala esperienze uniche. Sì, è vero, #nonabbiamoilmare ma abbiamo i laghi, le città d’arte e bellissime montagne.
Vivere la Lapponia tra i monti lombardi? Utopia? Non esattamente. Al posto delle distese in cui l’orizzonte è bianco finché l’occhio non riesce a perdersi, ci sono cime e valichi da superare. Ma il paesaggio è ugualmente unico.
E la sensazione di essere un po’ in capo al mondo la si ritrova anche tra pizzoccheri e polenta. Che poi si va a finire sempre con le gambe sotto il tavolo. Sopratutto quando si approda in Valchiavenna e in Valtellina.
In motoslitta in Valchiavenna in Lombardia: la nostra esperienza
La motoslitta è sinonimo di libertà. Per me ha dell’emozionante l’idea stessa che non sia la neve a fermarti ma che, al contrario, proprio su quel manto bianco puoi scivolare e lasciarti condurre lassù. Dove in auto non arrivi. E a piedi ti servono almeno due polmoni in più. E facciamo anche un paio di gambe nuove.
Siamo approdati a Madesimo al mattino, da casa nostra sono meno di due ore di strada. La ritengo una fortuna enorme poter raggiungere montagne vere con paesaggi da Heidi, innevate in inverno e fresche in estate, in meno di 120 minuti.
Tute da sci addosso e caschi in testa. Pronti a montare in sella alle “nostre motoslitte” con una buona dose di eccitazione. Quella sana di chi sta per vivere una bella avventura e ne è consapevole.
Due bambini a bordo con la guida, l’altra – la piccola di casa – in mezzo tra mamma e papà.
Un breve briefing per capire come guidare, giusto i comandi di base, come frenare e accelerare. Le raccomandazioni per i più giovani e spericolati: non superare, non fare gare di velocità e non accorciare la distanza di sicurezza. Non serve molto altro. A parte la patente B ma quella si dà per scontata.
Qualche curva e saliscendi per prendere la mano, perché se in Lapponia guidare la motoslitta era stato semplicissimo, tra i monti non è esattamente la stessa cosa. Pendii, salite ripide e curve rendono l’esperienza sicuramente più adrenalinica e varia, ma anche un po’ più complicata.
Figlia piccola, letteralmente schiacciata in mezzo a noi, con le braccia aperte verso l’alto. Urla di felicità costanti che ci hanno accompagnato per tutta l’escursione.
Intorno il bianco. Le cime innevate che dividono l’Italia dalla Svizzera. Confini che oggi superiamo con facilità esibendo un documento a una dogana mentre un tempo richiedevano ore e ore di viaggio.
A piedi o a dorso di un asino. Ho scritto una tesi di laurea in merito. La letteratura di viaggio attraverso i passi alpini. E da allora, ogni volta che attraverso un passo o che mi avvicino a un valico ripenso a quelle pagine di diari, a quei racconti concitati e preoccupati di chi doveva rallentare il cammino per una bufera di neve. O di chi osservava da lontano il paese da raggiungere, con la preoccupazione della strada ancora da percorrere.
In motoslitta a Madesimo: le escursioni possibili
Per la nostra escursione in motoslitta in Valchiavenna ci siamo affidati al Team Adventure Madesimo consigliatoci anche da altri amici che avevano già provato l’esperienza.
Le motoslitte sono tutte nuove, il team è molto preparato e pronto a consigliare e ad aiutare.
Noi siamo partiti con l’escursione alle 11 del mattino, l’orario più indicato se si va con bambini piccoli. Perché il sole è più caldo e si patisce meno il freddo. Anche se in questo pazzo inverno il freddo pare non essere un problema.
Purtroppo. Inizialmente l’idea era di arrivare al Passo Spluga ma ci siamo fermati prima perché non eravamo abbastanza veloci per raggiungere il passo nell’ora e mezza stabilita.
Un amico che ci è arrivato ci ha mandato le foto e lo spettacolo è assicurato.
Le escursioni tra cui potete scegliere per vivere un’esperienza in motoslitta in Valchiavenna sono sostanzialmente quattro, che vi indico qui di seguito con relativi tempi di percorrenza e prezzi:
40’ La Cava – € 85,00 a motoslitta
1h Montespluga € 110,00 a motoslitta
1h e 30’ Passo dello Spluga – € 125,00 a motoslitta
1h e 30’ Lago Nero – € 125,00 a motoslitta
Il costo, come indicato, è a motoslitta. Quindi se siete in due o in tre con un bambino piccolo (fino ai 6 anni può restare in mezzo ai genitori) quello è il prezzo totale. Se avete altri figli, come nel nostro caso, dovete scrivere per farvi fare una quotazione ad hoc per il vostro nucleo familiare. Vi risponderanno in tempi brevissimi.
A questo link trovate tutte le indicazioni di prezzi e tutte le escursioni disponibili, incluse quelle in notturna che devono essere davvero una figata. Il Team Adventure Madesimo noleggia anche le fat bike per chi volesse provarle.
Se non ve la sentite di guidare la motoslitta ma volete ugualmente vivere un’esperienza simile, potete raggiungere il Rifugio La Baitella sempre con il servizio Team Adventure Madesimo che in una decina di minuti vi porterà a destinazione.
E, sempre se non vi va l’idea di guidare la motoslitta, potete farvi accompagnare da un istruttore. In questo caso occorre prenotare con largo anticipo perché i posti disponibili con guida non sono tantissimi.
In motoslitta in Valchiavenna: informazioni utili
Se, come noi, potete raggiungere la Valchiavenna in un paio d’ore, l’escursione in motoslitta è fattibilissima in giornata. Se invece dovete arrivare da più lontano, la Valchiavenna può essere la meta di un weekend.
Madesimo è una bellissima località dove sciare. Si raggiunge da Milano in meno di due ore e mezza. Per sciare potete raggiungere direttamente Madesimo oppure fermarvi prima, salendo a bordo della modernissima funicolare sotterranea Sky Express che parte da Campodolcino e che in tre minuti supera quasi 640 metri di dislivello permettendo di raggiungere le piste di Motta. Per quanto mi riguarda, i tempi in cui potevo pensare di scendere dal Canalone di Madesimo sono passati da un pezzo, ma ovviamente questo fuori pista rappresenta per molti la grande attrattiva del comprensorio.
Andando o tornando da Madesimo, sosta obbligata a Chiavenna, un bellissimo borgo bandiera arancione. Qui ci sono i famosi Crotti, cavità naturali adibite a cantine. Molti crotti ora sono diventati ristoranti e la cucina è davvero un fiore all’occhiello di questa zona. Personalmente noi andiamo spesso al Crotto Quartino che si trova sopra Chiavenna, sulla strada che porta a Sankt Moritz.
Sempre sulla strada verso l’Engadina, imperdibili le cascate dell’Acquafraggia. Meritano una sosta in ogni stagione.
E se, durante la vostra escursione in giornata, volete fermarvi a fare colazione sulla strada per Madesimo o a fare merenda tornando a casa (o entrambe come facciamo noi), la pasticceria Mastai a Chiavenna per me è insuperabile. Si trova proprio sulla strada, arrivando da Milano sulla sinistra. Ha davanti un piccolo parcheggio, sempre pieno. Ma il viavai è continuo, basta attendere un pochino e un posto si trova.
I link ufficiali a cui fare riferimento per organizzare la giornata in motoslitta o il vostro weekend a Madesimo sono Team Adventure Madesimo e Discover Madesimo.
Non mi resta che augurarvi buona avventura in motoslitta con Team Adventure Madesimo.
La neve c’è ancora (ha nevicato un paio di giorni fa) approfittiamone finché si può!
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