La grotta di ghiaccio del ghiacciaio del Rodano in Svizzera

L’ho scritto un paio di anni fa in un post amarcord su Facebook, uno di quelli che ogni tanto affollano le pagine dei miei social. Per me questa grotta di ghiaccio in Svizzera, nella pancia del Ghiacciaio del Rodano, è un rimando automatico alle estati trascorse sul Lago Maggiore a casa di mia nonna materna. Un Lago Maggiore di cui non ho mai parlato, ma verrà tempo anche per quello.

La grotta di ghiaccio del ghiacciaio del Rodano è sicuramente una tappa obbligata del giro dei passi in Svizzera perché consente di vivere un’esperienza davvero unica e di toccare con mano una distesa di ghiaccio anche in piena estate.

Per ammirare questa meraviglia, si scende sul lato vallese del passo della Furka in direzione Grimsel per circa 3 km e ci si ferma nei pressi dell’hotel Belvedere (anche su Google maps basta inserire Belvedere Furka per avere l’esatta posizione).

Per accedere al sentiero che porta alla Eisgrotte, ovvero alla grotta di ghiaccio, bisogna passare attraverso il negozio di souvenir. E da lì si apre una vista incredibile sul ghiacciaio del Rodano, un’esperienza che lascia davvero senza parole.

Come indicato su tutti i volantini, in nessun luogo in Europa ci si può avvicinare così tanto a un ghiacciaio in auto. Avevamo già provato l’esperienza di entrare in una grotta di ghiaccio allo Stubai, ma in quel caso bisogna prendere la funivia. Ci sono tantissimi ghiacciai affascinanti in Italia e in Europa, alcuni li abbiamo anche vicino casa. Ma per raggiungerli ci vuole sempre un pizzico di fatica. Qui, davanti alla lingua del Ghiacciaio del Rodano, la fatica è annullata, il ghiacciaio è praticamente di fronte al parcheggio. Non lasciatevi ingannare però. Non faticherete di gambe e fiato, ma le curve per arrivarci un pochino si fanno sentire.

Sono i passi alpini, baby.

La grotta di ghiaccio: come visitarla

La grotta di ghiaccio in Svizzera è lunga circa 100 metri e ha dei riflessi blu incredibili che lasciano davvero senza fiato. Può essere visitata, meteo permettendo, da giugno fino a metà ottobre (al momento quindi è ancora aperta).

Il costo per l’ingresso è di 9 CHF per gli adulti e 6 CHF per bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni. Sotto i 5 anni si entra gratuitamente. Nella grotta fa abbastanza freddo, bisogna munirsi di pile o giacca anche in estate.

Una volta pagato l’ingresso, si accede al sentiero che porta al punto panoramico da cui si gode una vista mozzafiato sul ghiacciaio. Camminando in discesa verso la lingua di ghiaccio si raggiunge l’ingresso della grotta.

Il percorso non è lungo, ci vogliono una decina di minuti al massimo. Calcolate per la visita alla grotta e il sentiero al ghiacciaio una mezz’oretta circa. Il sentiero per arrivare alla grotta è di ghiaia, si rischia di scivolare, perciò sono consigliate scarpe comode.

Il parcheggio è disponibile davanti al negozio di souvenir ed è gratuito.

Qui potete accedere al sito ufficiale, in tedesco. Al momento, per emergenza COVID-19, sono chiusi sia l’hotel che il percorso Kneipp.

La grotta di ghiaccio del Rodano: curiosità

Ecco alcune curiosità riguardanti questa grotta che si trova a 2300 metri di altitudine.

• La prima grotta è stata costruita 170 anni fa.
• Il movimento del ghiacciaio è di circa 10 centimetri al giorno, quindi ogni anno la grotta va rifatta ex novo e il lavoro non è certo indifferente. Questi cambiamenti costanti implicano anche una manutenzione quotidiana durante tutta la stagione.
• All’inizio della stagione di apertura della grotta di ghiaccio, cioè a giugno, la grotta è lunga più di 100 metri e man mano si accorcia con il gran caldo estivo. Anche l’altezza diminuisce quasi di 5 metri durante l’estate.
• Ogni anno il lago che si forma ai piedi della lingua del ghiacciaio è sempre più grande. E questo posso testimoniarvelo in prima persona. Non esisteva 30 anni fa.

Di ghiacciai che si sciolgono: considerazioni

Ora, questo è un blog di viaggi, un luogo dove approdare, prendere informazioni o, ancora meglio, captare suggestioni che possano tornare utili nel vostro girovagare. Ma alcune tematiche dovrebbero starci a cuore, a prescindere dall’argomento che si tratta. Soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo.

Ho un ricordo molto preciso della grotta di ghiaccio ammirata a più riprese nelle gite infantili. L’accesso era a ridosso del negozio di souvenir, all’interno si era accolti da un orso gigante, si scattavano le foto e si era circondati da tantissimo ghiaccio.

Il ghiacciaio non è più quello di un tempo. Vedere le foto degli anni ’70 a confronto con quelle attuali fa davvero spavento.

Si parla ogni giorno di riscaldamento globale e innalzamento del livello degli oceani e sembrano discorsi un po’ campati per aria. Perché, tutto sommato, non fa schifo andare in giro a metà ottobre in maniche corte (io dissento, ma credo di essere in netta minoranza). Le temperature estive di questi giorni possono far piacere ma sono un segnale inquietante, a mio avviso. E vedere la riduzione così evidente del ghiacciaio mi ha sconvolta. È stata la nota negativa della giornata. Poi bisognerebbe avere la forza e la determinazione per tradurre il pensiero in azione. Senza dimenticare ciò che ci ha turbato e senza lasciarci assuefare dall’indifferenza.

Sono convinta che tante gocce facciano un mare. E che i piccoli gesti di tanti possano contribuire a molto.  Preferire il treno all’auto o all’aereo, per esempio. Sono sempre stata la prima a esultare per un volo a 9 euro ma ultimamente mi fermo molto spesso a riflettere quale impatto abbiano sull’ambiente tutte queste tratte low cost. Non ho la risposta, non conosco i dati scientifici. Ma vorrei riuscire a compiere ogni giorno un gesto che possa fare la differenza.

Sarebbe già qualcosa.