Scamporella: il picnic tra gli ulivi in Romagna

Di solito lascio sedimentare i racconti. Perché se i ricordi restano vivi anche a distanza di giorni vuol dire che l’esperienza o il viaggio hanno davvero lasciato il segno.

Questa volta farò un’eccezione perché Scamporella, il picnic tra gli ulivi a Cesena, merita davvero di essere raccontato.

Perché sono tante le persone che trascorrono le vacanze sulla Riviera Romagnola e lasciarsi sfuggire un’esperienza simile sarebbe davvero un peccato. Perciò, a sole 12 ore dal momento in cui mi sono allontanata da quei filari che, come una passaporta (se non sapete cosa sia fatevi una cultura qui), mi hanno trascinata in un’atmosfera che ha rasentato la magia, comincio a scrivervi di questo luogo particolare. Semplice e unico allo stesso tempo. Reale come lo è solo la terra arata e coltivata e onirico come solo un sogno sa essere.

Immaginate la luce del tramonto. Quella che rende i colori caldi, una sorta di filtro che dà la sensazione di essere stati catapultati nel set di un film anni ’50. Si sale a bordo di un trattore che trascina diversi vagoni in legno, una specie di trenino che ci trasporta nella location, sulle colline romagnole a due passi da Cesena. Il tour è panoramico, si potrebbe benissimo salire a piedi. Ma poterci arrivare in trattore ci immerge gradualmente nell’atmosfera rurale della location bucolica e allo stesso tempo curata nei minimi dettagli.

Siamo i primi ad arrivare, saliamo sul primissimo trattore-navetta. Siamo anche i primi a godere dello spettacolo che regalano i tantissimi ulivi uniti da fili di luce e cestini-lampadari, come fossero perline di una collana. Una collana meravigliosa.

Dopo essersi registrati, a ogni gruppo viene assegnato un numero e vengono consegnati i cestini. Si viene quindi accompagnati sotto il proprio ulivo. Complice l’entusiasmo dei bambini che non si può contenere, siamo approdati per primi anche all’ombra degli ulivi ad ammirare in esclusiva lo spettacolo creato dalle coperte bianche adagiate sotto le fronde e punteggiate da cuscini rossi.

I cestini con un palloncino appeso sono il tocco in più che crea spettacolo. Per non parlare dei festoni e le ghirlande, fili del bucato con mutande e reggiseni che creano le decorazioni più azzeccate che vi vengano in mente.

Una semplicità geniale, non saprei definirla con altre parole. Perché cosa c’è di più semplice di una coperta stesa su un prato e di un pasto consumato all’aria aperta?

Perché attendiamo con ansia l’estate se non per la gioia di vivere all’aria aperta fino a tardi, di godere degli ultimi scampoli di luce e di fare il pieno di convivialità? Estate è tempo di grigliate e picnic in compagnia. Scamporella è un picnic tra gli ulivi, per l’appunto. Niente di più, niente di meno. Eppure è un’esperienza che non si dimentica.

Perché la genialità risiede nelle cose semplici. In un calice di vino sorseggiato al calar del sole. In un sottofondo musicale che richiama un passato decisamente passato ma che fa parte del DNA di ciascuno di noi tanto da sembrare attualissimo.

Una musica non sfacciata, non urlata. Un sottofondo perfetto che invita al ballo, al lasciarsi andare all’ombra di quegli ulivi. Una musica che invita a sdraiarsi su quelle coperte, con il cuscino sotto la testa e lo sguardo proteso verso il cielo che piano piano cambia vestito adornandosi di stelle. Una musica che tutti canticchiamo e che mette di buonumore.

Scamporella è un picnic tra gli ulivi, un picnic ricco. Dove non mancano pane e salame, ma neppure lasagne e carne alla brace. E gelato ovviamente. Dove si unisce la tradizione gastronomica del territorio e gli ingredienti genuini. Siamo pur sempre in un’azienda agricola.

Scamporella è un momento di sospensione della realtà, o almeno io l’ho vissuto come tale. Dove per un attimo ci si sente sospesi in un’altra dimensione. Tovaglietta, cestino, coperta, cuscino, luci soffuse, musica, erba in cui camminare anche a piedi nudi.

Serve altro? Sì, le persone giuste. E la modalità aerea del cellulare. Lo smartphone vi servirà solo per fare fotografie, quelle non potrete fare a meno di scattarle.

Concedetevi il lusso del tempo. Della condivisione, delle chiacchiere, delle risate. Concedetevi il lusso di lasciare il mondo fuori, come si faceva una volta. Concedetevi il lusso di vivere nel qui e nell’ora, di starci nel momento, di viverlo, annusarlo, assaporarlo, quasi a volerlo trattenere il più possibile.

Vi rimarranno ricordi vividi nel cuore. E immagini bellissime da incorniciare.

Scamporella il picnic tra gli ulivi: quanto costa e come prenotare

Scamporella è un picnic sotto gli ulivi ma un picnic di lusso. Non mangerete solo pane e affettato, per intenderci. È una cena vera e propria, il cestino che vi verrà consegnato all’ingresso contiene solo gli antipasti.

Scamporella è organizzato alla perfezione, ci sono tantissimi addetti (li riconoscerete dalle magliette bianche con la scritta S o dalle gonnellone a quadretti bianchi e rossi) a vostra completa disposizione. La gentilezza è un plus notevole, merce rara di questi tempi. Farete incetta di sorrisi, ve lo assicuro.

Perché l’organizzazione sia impeccabile, ovviamente è fondamentale prenotare. Solo chi ha un posto prenotato può accedere al picnic e impossessarsi del cestino e della postazione riservata.

Per prenotare potete compilare il modulo apposito che trovate sul sito oppure potete inviare una mail a info@scamporella.it indicando il numero di persone per cui desiderate prenotare.

Ci sono diversi eventi che vengono organizzati: Scamporella Picnic (quello a cui abbiamo preso parte noi e che si svolge ogni giovedì), Scamporella Special e Scamporella Talvolta.

Scegliete l’evento che preferite e indicate anche questo nella prenotazione.

Veniamo al costo, la nota dolente iniziale, lo confesso, quando non sapete di cosa si tratta. Il prezzo per Scamporella Picnic è di 40 euro per gli adulti e 20 euro per i bambini. È probabile che vi venga chiesta una caparra proprio ai fini organizzativi. Oppure vi verrà inviato un sms nei giorni precedenti all’evento per avere una conferma della vostra presenza e per lasciare eventualmente il posto a chi è davvero interessato.

Di per sé la cifra non è esorbitante, se ognuno si pagasse la propria quota. Cosa che in famiglia ovviamente non avviene. Noi eravamo in quattro e abbiamo speso 100 euro. Non sono pochi per una serata fuori, un lusso che non ci concediamo quasi mai, sono sincera. A posteriori vi dico che ne è valsa assolutamente la pena, li rispenderei stasera stessa. Concedetevelo come regalo di compleanno (nel mio caso è stato così) o di Natale anticipato. In perfetta filosofia meno cose più esperienze.

A scanso di equivoci, non ricevo commissioni, non ho nessun vantaggio a consigliarvi di andarci, questo vorrei fosse chiaro. Ho pagato la mia cena e sono qui a condividere la mia esperienza, con l’entusiasmo che mi pervade contagioso e irrefrenabile ogni volta che scopro una cosa figa o un posto da urlo. Se amate vivere in un sogno, almeno per una sera, ve lo consiglio in maniera spassionata.

Scamporella: come funziona il picnic tra gli ulivi

Arrivati a Scamporella, dovrete lasciare l’auto nel parcheggio sterrato e salire sul trenino che vi porterà alla location. Un mini-tragitto tra gli ulivi che vi consentirà di ammirare la tenuta.

L’organizzazione è davvero perfetta, se pensate che gli ulivi sono un’infinità e che all’ombra di ogni albero ci sono un paio di postazioni. Eppure era come se ogni coperta formasse una bolla a sé, non so come spiegarvelo. Il chiacchiericcio degli altri era come ovattato, lontano. Non spaventatevi per l’affluenza delle persone, è tutto molto pacato. Ecco pacato è il termine giusto.  Potreste perfino addormentarvi sotto un albero, per intenderci.

Al vostro arrivo vi verrà consegnato il cestino con gli antipasti (non vi dico il menù per non togliervi la sorpresa), le tovagliette e le posate, tutto rigorosamente plastic free, una cosa che ci piace tantissimo.

L’acqua e il vino, a volontà, sono compresi nel prezzo, andate voi personalmente a ritirare le bottiglie all’angolo bar. Qui, volendo, a pagamento potete prendere anche la birra, il mojito e altri cocktail, non conosco i prezzi. Per poter prendere una seconda (o terza, quarta ecc ecc) bottiglia di vino,  dovrete sempre riconsegnare quella precedente vuota. Noi abbiamo pasteggiato a vino bianco (buonissimo). Se non avessi dovuto guidare, confesso che mi sarei concessa qualche bicchiere in più. La prossima volta cercherò un alloggio nei paraggi.

Una volta sistemate le tovagliette sulle casse di legno che trovate alle vostre postazioni (e che fungono da tavolino) non dovrete far altro che aspettare che vi servano il primo, il contorno, il secondo e il dolce. Una cena vera e propria.

Tra una portata e l’altra passa molto tempo. Non è disservizio, è la filosofia dell’esperienza. Godere di una cena rilassata. Calcolate almeno quattro ore di tempo, Scamporella apre infatti alle 19.30 e il dolce viene servito verso le 23.30.

Scamporella non è una cena mordi e fuggi, è un’esperienza slow. Da assaporare lentamente, in ogni senso.

Quando avrete finito di cenare dovrete riconsegnare il cestino all’ingresso prima di tornare al parcheggio a piedi (per una strada brevissima che in un minuto vi riporta all’auto).

Il picnic tra gli ulivi con i bambini

I bambini presenti erano tanti. A Scamporella c’è molto spazio, prati in cui giocare e correre liberamente. I miei figli si sono divertiti tantissimo, nonostante la stanchezza di tutta la giornata in spiaggia (a un certo punto mia figlia si è addormentata per poi riprendere a cenare). Ognuno conosce i propri figli e può giudicare se l’esperienza è fattibile oppure no. Ai bambini le portate vengono servite un pochino prima rispetto agli adulti, tranne il dolce che viene servito a tutti in contemporanea.

Il menù è abbastanza simile a quello dei grandi con alcune piccole variazioni.

Personalmente con bambini piccolissimi forse non avrei goduto dell’esperienza come ho potuto fare ieri. I miei figli si sono annullati insieme all’amica, si sono divertiti a fare foto e a giocare e io ho potuto rimanere svaccata adagiata sulla coperta prima e sulla poltrona poi.

Se avessi dovuto rincorrerli tra i filari con la schiena curva, di certo non avrei goduto dell’esperienza allo stesso modo.

Valutate voi in base alla vivacità dei vostri figli, al loro livello di sopportazione dell’attesa e alla loro resistenza. Se sapete che alla sera diventano capricciosi e irritabili, evitate. C’è un tempo per tutto, ve lo dico col cuore in mano. Meglio aspettare qualche anno e godersi il sogno che rischiare di ricordare la serata come un incubo.

Scamporella: dove si trova

Se inserite “Scamporella” in Google Maps vi darà l’indicazione esatta del luogo. In ogni caso l’indirizzo è Azienda Agricola Giunchi Enrico, via Tranzano, 820 a Cesena.

Da Bellaria, Igea Marina e Cesenatico calcolate mezz’ora di strada. Da Rimini e Riccione 40 minuti circa. Da Fano un’ora circa, se siete nelle Marche. Lasciare le spiagge per addentrarsi nell’entroterra è sempre una buona idea. In qualsiasi regione vi troviate, non rimarrete mai delusi.

p.s. avevo un solo timore: le zanzare. Sono abituata al clima microtropicale padano e alla nuvola di moscerini che rende impossibile stare in un prato per più di trenta secondi. Ecco, non sono stata punta nemmeno una volta e, credetemi, io sono un bersaglio vivente solitamente. Portatevi l’antizanzare giusto per stare tranquilli ma non ne avrete bisogno.