La pista di biglie nel bosco Kugelwald in Tirolo mi ispirava da tantissimo tempo. Perché la semplicità della genialità riesce sempre a conquistarmi. E qui ci sono entrambi gli ingredienti. La semplicità di uno dei giochi più amati dai bambini (ma non solo, io mi diverto ancora) di ogni epoca: la pista delle biglie. E la genialità di trasformarla in formato gigante e, come se ciò non bastasse, di inserirla nel cuore del bosco di pino cembro più grande delle Alpi.
Il Tirolo ha davvero tanto da offrire per le famiglie, l’avevamo già appurato nella Valle dello Stubai. Seefeld in estate ce l’ha confermato. E la pista delle biglie è stata l’ennesima piacevole scoperta. Per accedere a Kugelwald, letteralmente la foresta delle sfere, si sale in quota con l’ovovia e al rifugio si noleggia la biglia gigante in legno da utilizzare durante tutto il percorso.
Numerata e personale, in modo da non confonderla con gli altri giocatori. A quel punto si è pronti per accedere alla pista di biglie nel bosco. Il profumo è qualcosa di indescrivibile, un giorno forse alle foto potranno essere allegati aromi e sapori. Nel frattempo non resta che rendere l’idea con le parole. Un’immersione in un olio essenziale di pino mugo, in un essenza balsamica o qualcosa di molto simile.
Un profumo piacevole che, in fondo pare sia stato scientificamente provato, mette subito di buonumore. La sensazione di respirare, finalmente. Perché nelle nostre città ci limitiamo a boccheggiare.
La pista di biglie nel bosco ci ha accolto così. Appena entrati siamo rimasti a bocca aperta davanti alla struttura.
Scivoli in legno dove lasciar rotolare la biglia, casette sugli alberi, tronchi piazzati a mo’ di ostacolo, carrucole per trasportare la biglia in alto, percorsi lineari, circolari, percorsi prestabiliti e da costruire. Oltre che i giochi in legno.
Siamo entrati nella pista di biglie nel bosco ed eravamo soli. Il silenzio del bosco ci avvolgeva, facendo a gara con il profumo a chi si facesse notare per primo.
Poco dopo è arrivato un gruppo di ragazzi, non so se fosse una gita o un campo scuola. Ragazzi grandi, tutti dai 14-15 anni in su. Li ho sentiti borbottare all’ingresso di fronte a quella che, a prima vista, sembra un’attrazione per bambini. Dopo nemmeno cinque minuti si divertivano come matti, facevano a gara a chi arrivava prima e hanno cominciato a ingegnarsi per costruire la loro pista delle biglie personale.
Perché lo scopo della pista di biglie nel bosco è anche questo. Dare libero sfogo alla creatività. Lasciare che i ragazzi più grandi o i bambini piccoli aiutati dai genitori (il legno da trasportare è pesante) si divertano a costruire il proprio percorso originale.
A quel punto il sottofondo è cambiato. Il silenzio ha lasciato lo spazio a un concerto insolito, il rumore delle biglie che scivolavano sul legno mescolato al suono delle risate. Risate squillanti e argentine di bambini sovrapposte a risate di ragazzi grandi che avevano trovato, o semplicemente rispolverato, un modo bello per divertirsi. Mi sono persa a osservarli, a vederli spostare pezzi di legno ogni volta che la biglia usciva dalla pista. Un altro tentativo e un altro ancora. Con la perseveranza di chi non molla e ha deciso di costruire un piccolo capolavoro.
La magia di Kugelwald è proprio questa: riunire più generazioni. Noi siamo rimasti un tempo infinito e indefinito che non saprei quantificarvi. Più di un’ora, meno di tre ore. Mi sono concessa giornate in Tirolo lente, con il cellulare in modalità aerea da usare solo per scattare foto. Siamo saliti in quota con la colazione da digerire e siamo usciti dalla pista di biglie nel bosco con il languorino da chi non vede l’ora di pranzare. Tempo scandito solo dai bisogni primordiali. E durante il gioco abbiamo visto affiancarci famiglie come noi, anche con bambini piccolissimi, coppie di adulti perfino di anziani. Quegli anziani che all’estero mi trovo sempre ad ammirare. Girano col bastone, perfino con l’ossigeno. Eppure non si fermano perché in fondo, è risaputo, chi si ferma è perduto.
Noi abituati ai nostri vecchi, quegli uomini seduti per intere giornate nei bar fumosi a giocare e carte, quelle donne con vestiti di epoche lontane e grembiuli simili a dipinti astratti, con macchie di sugo già all’alba. Parlo ovviamente della generazione dei miei nonni, nati tra i primissimi anni del ‘900 e il primo ventennio del secolo scorso. Di donne che i pantaloni non se li sarebbero infilati nemmeno sotto tortura. All’estero è sempre stato diverso.
Ho visto anziani a Kugelwald, E mi sono commossa. Perché il tempo che passa inesorabile lo vedo a ogni cambio di stagione, com’è possibile che quei pantaloni lunghi ora ti stiano poco sotto il ginocchio? In fondo è passato solo un anno. Un anno dopo l’altro, scandito da quei cambi armadio che detesto forse perché mi danno la misura di un tempo che sfugge veloce. A Kugelwald ho visto anziani e bambini uniti dallo stesso stupore per un luogo che comunque ha qualcosa di magico e di speciale.
Ah quasi dimenticavo! A Kugelwald c’è anche una zona relax con panchine di legno in mezzo al bosco. Niente, per quella aspetto di essere anziana. Con una biglia di legno in mano e il sorriso ebete di chi sa ancora divertirsi giocando.
La pista di biglie nel bosco di Kugelwald: informazioni pratiche
La pista di biglie nel bosco di Kugelwald si trova, precisamente, nel comprensorio di Glungezer a Tulfes in Tirolo, a circa 20 minuti da Innsbruck, 50 km dal Brennero per chi vuole arrivarci dall’Alto Adige. Per raggiungere la pista di biglie basta lasciare l’auto nel parcheggio gratuito dell’ovovia di Tulfes e salire fino alla stazione intermedia. Il costo dell’impianto di risalita (andata e ritorno, volendo ovviamente si può salire a piedi ma non so quanto sia il dislivello) è piuttosto caro, mettetelo in conto. Noi in cinque abbiamo pagato 46 euro (12,50 per adulto, 7 euro per i bambini, tariffa famiglia).
Una volta scesi dall’ovovia vedrete davanti a voi il rifugio dove prendere la biglia a noleggio (la biglia costa 2 euro, dovrete però lasciarne 8 di cauzione, quindi preparate 10 euro per biglia, calcolando sicuramente una biglia a testa per i bambini e, volendo, una anche per i grandi).
La pista di biglie nel bosco si trova proprio alla vostra sinistra, la noterete subito. Da qui inizia il percorso totalmente libero.
Potete procedere come preferite. L’ultima sezione in fondo è quella dove la fantasia ha la meglio e dove potrete cimentarvi nella costruzione dei percorsi.
L’ingresso alla Kugelwald è gratuito anche per chi non gioca. Troverete panchine e tronchi su cui sedervi per curiosare o per rilassarvi e respirare aria pura.
Per chi ha più tempo a disposizione vale la pena sottolineare che dalla stazione a monte del Glungezer parte il sentiero del pino cembro, 7 chilometri per 200 metri di dislivello quindi adatto alle famiglie. Questo percorso, in tedesco Zirbenwegtrail, attraversa il più grande bosco di pino cembro delle Alpi fino ad approdare alla stazione a monte della funivia Patscherkofelbahn (o viceversa). Esiste quindi un biglietto cumulativo che comprende la salita con l’impianto di un comprensorio e la discesa con quello di un altro, più il tragitto in autobus per tornare al punto di partenza. Un’esperienza che mi ispira molto e che mi sono segnata per il futuro.
Al rifugio dove si prendono le biglie a noleggio potete anche pranzare e qui c’è un piccolo parco giochi con un percorso per le biglie in miniatura (quindi aspettate a restituire la biglia di legno).
Lo strudel di mela con panna è divino, l’ideale per ricaricare le batterie e prepararsi alle nuove avventure che vi aspettano in Tirolo.
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