Burano: cosa vedere in un giorno tra case colorate e scorci spettacolari

Per quanto io desideri da tempo trovare un luogo speciale dove dormire a Burano, non ci sono mai riuscita. Il compromesso per vedere l’isola è prendere un battello e decidere di esplorarla in giornata, che è poi quello che fanno quasi tutti.

E, una volta approdati sull’isola dai mille colori con l’elenco che vi sarete fatti di cosa vedere a Burano in un giorno, la cosa migliore è buttare all’aria ogni piano e farvi guidare solo dall’istinto. Che vi farà girare a zonzo, fino a scovare angolini poco battuti anche in un ponte primaverile qualsiasi di un anno qualsiasi precedente al 2020 e, speriamo, successivo al 2021.

Innanzi tutto un pizzico di geografia. Burano, se la guardate sulla cartina, appare come un’isola unica, rotondeggiante e bella compatta. In realtà, zoomando al massimo, noterete subito che è composta da quattro mini-isole separate da tre canali: il rio Pontinello, il rio Giudecca e il rio Terranova. Ecco spiegata la presenza di ponti e ponticelli che sono tanto scenografici e instagrammabili quanto funzionali.

Burano poi, esattamente come Venezia, è divisa in cinque sestieri che vi serviranno un pochino per orientarvi. Anche se poi, a mio avviso, il modo migliore per girare Burano è la modalità a zonzo. Tanto il rischio di perdersi non esiste.

Burano, cosa vedere: le case colorate

Non le ho viste tutte, anche perché sapete quante sono le isole della laguna di Venezia? Più di 60. Diciamo che la mia conoscenza si limita a quelle più famose. E, tra queste, senza ombra di dubbio, Burano è la più bella e scenografica. Tanto che, se si ha tempo di vederne solo una, con questa non si sbaglia.

Le case colorate di Burano sono uno spettacolo per gli occhi. E anche per la macchina fotografica, ovviamente. Ovunque si posi lo sguardo, colore, colore nient’altro che colore. Siamo approdati a Burano in una giornata di sole ma scommetto che anche con il brutto tempo i colori di Burano non sbiadiscono. Anzi, chi lo sa. magari, come accade con il verde dei prati inglesi, diventano perfino più brillanti.

E questo ci ricollega alla domanda più scontata: perché le case di Burano sono così colorate? La teoria più plausibile è che, essendo un’isola abitata da pescatori, i colori permettessero agli uomini in barca di distinguere più velocemente l’isola anche in caso di nebbia. Della serie, le tinte sgargianti vincono sul meteo.

C’è anche la teoria che i colori fossero un segno distintivo della famiglia che abitava in quella determinata casa. Ma ci piace più la prima. Perché un pochino può servirci da ispirazione. Burano sarebbe stata così bella e visitata se le case fossero state bianche o grigie? Forse no. Che è poi il principio dei murales. Quanti paesi e borghi anche abbastanza anonimi sono diventati scenografici e imperdibili proprio per disegni e colori?

Ecco, tutto può essere riqualificato e migliorato. Non è meraviglioso?

Cosa vedere a Burano: guida semi-seria

Il titolo “guida semi-seria” serve per farvi capire come ho affrontato la visita all’isola. Con il desiderio morboso di non perdermi nessuna delle cose da vedere a Burano in giornata e, allo stesso tempo, con la voglia di intrufolarmi nei vicoli meno battuti.

La grandissima sorpresa è stata la ressa sul canale che dal porto arriva ai famosissimi Tre Ponti. Sembrava che la gente fosse incollata lì. Ed è bastato uscire leggermente dalla rotta più battuta per ritrovarsi praticamente soli lungo le calli e i canali.

Per conoscere tutte le cose da vedere a Burano, consultate il sito dedicato all’isola.

I Tre Ponti di Burano

I Tre Ponti sono sicuramente una delle mete più conosciute a Burano. Si tratta di un ponte in legno con tre scalinate che fungono da collegamento tra tre isole. Probabilmente farete fatica a scattare una foto da questo ponte, è molto gettonato dai turisti.

Per raggiungere Tre Ponti non avrete alcuna difficoltà. Appena scesi dal vaporetto, procedete praticamente dritti. O, in alternativa, seguite la gente. Dal ponte lo scorcio sulle case colorate vi sembrerà un déjà-vu: questo perché è sicuramente il più fotografato con tantissime case colorate.

La verità è che le case colorate non sono solo qui ma praticamente ovunque sull’isola, potete davvero girare l’angolo e ritrovarvi da soli. E io sono per il distanziamento, da sempre.

Fondamenta di Terranova

Un esempio di “girate l’angolo e non c’è nessuno?”. Le Fondamenta di Terranova. Potete inserire direttamente l’indicazione su Google Maps, in alternativa cercate l’Ufficio Postale. Questa è la zona più residenziale e meno turistica di Burano. Ma è ugualmente bella, ugualmente colorata, ugualmente scenografica.

Non mancano infatti gli elementi fondamentali di una gita a Burano: le case colorate, il canale, i ponti.

La Casa di Bepi

Praticamente a metà strada tra Tre Ponti e le Fondamenta di Terranova, troverete la Casa di Bepi Suà o Bepi delle Caramelle, la più variopinta di Burano e una delle cose da vedere assolutamente sull’isola.

La casa di Giuseppe Toselli, questo era il nome dell’eccentrico proprietario, non è semplicemente colorata, è un tripudio di forme geometriche di tantissime tinte, una sorta di abito di arlecchino cucito su un edificio.

Giuseppe detto Bepi era prima addetto alle pulizie del cinema Favin e poi, quando il cinema chiuse, si dedicò alla vendita delle caramelle, da qui Bepi delle Caramelle. Ma la passione del cinema continuò a coltivarla organizzando cinema all’aperto per i bambini proprio davanti a casa sua, appendendo un lenzuolo bianco e proiettando spettacoli. Si dice che ogni giorno Bepi aggiungesse un disegno o un tocco di colore alla sua facciata, fino al 1985 quando morì. La facciata è stata poi restaurata e mantenuta com’era. Perché questa rimane sicuramente la casa più bella e particolare di Burano.

Il campanile storto

Il campanile storto troneggia su tutta l’isola quindi non si può non vedere. La pendenza, di quasi due metri, è davvero ben visibile ed è stata causata da un cedimento delle fondamenta.

Il punto più suggestivo per ammirare la pendenza incorniciata dalle case colorate è dal Ponte di Terranova o dalla Riva della Giudecca.

Piazza Galuppi

Piazza Galuppi è l’unica vera piazza di Burano. Lo slargo sembra quasi dare respiro dopo essersi intrufolati tra le viuzze colorate.

Qui potete anche visitare il Museo del Merletto, la specialità assoluta di Burano. Una tradizione antica che ha reso l’isola famosa in tutta Europa fin dall’antichità.

Da piazza Galuppi visitate anche la chiesa di San Martino Vescovo e la Cappella di Santa Barbara.

L’antico mercato del pesce

L’ex mercato del pesce all’aperto, in via San Martino Sinistro, è diventato uno dei luoghi più instagrammati di Burano, soprattutto al tramonto per lo spettacolare scenario sulla Laguna di Venezia. Noi non siamo rimasti purtroppo fino al tramonto, sarà per la prossima volta.

Se siete amanti dei vecchi mestieri potete visitare anche la Pescarìa Vecia, ovvero la Vecchia Pescheria in via Giudecca.

Come arrivare a Burano da Venezia

Burano è un’isola e, come tale, può essere raggiunta solamente via mare.

Burano solitamente è una gita in giornata gettonatissima per chi soggiorna a Venezia. Potete decidere di visitare sia Murano che Burano con escursione privata, un’opzione molto comoda e apprezzata.

Del resto l’abbinata Murano-Burano è un classico, la linea del vaporetto è anche la stessa se volete muovervi in maniera indipendente. I vaporetti pubblici per Burano partono da Venezia dall’imbarcadero Fondamente Nove (abbreviato F.te Nove), nel Sestiere Cannaregio. La linea da prendere è la numero 12 e per arrivare a Burano impiegherete circa 50 minuti.

Come arrivare a Burano senza passare da Venezia

Come abbiamo detto, la linea 12 che parte da Venezia collega Burano, Torcello e Burano. E sì, si può fare sia Murano e Burano insieme nello stesso giorno. Sulla carta. La pratica poi è un’altra cosa. Soprattutto se viaggiate con bambini al seguito.

In quel caso, potreste impiegare un tempo infinito e indefinito a osservare tutti i vetrai di Murano e non avere più abbastanza ore da dedicare a Burano e alle cose da vedere di quest’isola. O viceversa. Che è la cosa che è successa a noi quando siamo stati a Venezia con bambini piccoli.

Burano quindi è stata la meta di un weekend in cui da Venezia non siamo nemmeno passati. Soggiornavamo a Cavallino Treporti, dove si arriva comodamente in macchina. Da lì, con soli dieci minuti di traghetto partendo proprio dal terminal di Treporti (il traghetto è sempre il numero 12, qui trovate gli orari sia da Venezia che da Treporti), si approda a Burano.

Soluzione perfetta se non volete fare quasi due ore di vaporetto, tra andata e ritorno. E soprattutto se avete figli che soffrono il mal di mare.

A Cavallino Treporti poi abbiamo trascorso tre giorni dove ci siamo goduti il mare fuori stagione, mangiando sulla spiaggia e godendoci i primi tepori primaverili. Senza ressa, senza code, nonostante fosse un ponte super gettonato.

Se dovessi tornare a Burano senza soggiornarvi, opterei sicuramente di nuovo per questa soluzione.

E a Venezia dedicherei tutto il tempo che merita, senza distrazioni e deviazioni.