Italia Umbria

Visita alla fabbrica Perugina: il trionfo del cioccolato

14 Febbraio 2019
Fabbrica della Perugina

Tutto nasce dall’intuizione di una donna speciale, creativa e intraprendente. Luisa Sargentini, meglio conosciuta come Luisa Spagnoli. Luisa nasce a Perugia nel 1877 da una famiglia povera. Si sposa con Annibale Spagnoli e i due rilevano una drogheria nel centro di Perugia che sarà poi il primo nucleo della Perugina. Francesco Buitoni si unisce a Spagnoli e insieme fondano la società Perugina® specializzata nella fabbricazione di confetti. Passano gli anni e a Francesco subentra uno dei figli, Giovanni Buitoni, con cui il destino di Luisa Spagnoli si intreccia. Tra i due nasce un’intensa collaborazione professionale, due menti geniali che si incontrano e fanno faville. Pare che non fossero solo le menti ad attrarsi ma sorvoliamo.

Da Luisa e Giovanni nasce proprio il Bacio Perugina come lo conosciamo oggi. Una vera e propria svolta per l’azienda. Nel 1922, infatti, Luisa si accorge che il cioccolato e la granella di nocciole non usate in azienda, a fine giornata, vengono buttati. Realizza quindi un impasto con un cuore di gianduia e granella di nocciole. La forma è irregolare, con una nocciola intera nel mezzo che fa sembrare il cioccolatino un pugno chiuso, con tanto di nocche della mano. Luisa, ispirata alla forma, lo battezza infatti “Cazzotto”.

Giovanni Buitoni rimane estasiato dal prodotto ma non dal nome. Si chiede chi mai regalerebbe alla propria amata una scatola di cazzotti. Anche no. Ed è lui quindi a inventare il nome “Bacio”.

Nasce così il Bacio Perugina come noi lo conosciamo. Un successo senza tempo, ravvivato poi dal packaging vincente degli anni ’80. Il famoso tu-tu-tu-tu-tu-tu-tubiamo (da canticchiare mentre si legge).

Queste e tante altre storie vi faranno pendere dalle labbra della guida che vi condurrà alla scoperta della fabbrica della Perugina®.

Scoprirete per esempio che quello stesso Giovanni Buitoni poi fu costretto ad andarsene in America dal duce. Aveva osato prenderlo in giro durante una sua visita a Perugia, fingendo che fosse arrivata l’acqua corrente in città come da accordi previsti. In America si sposerà poi con Donna Letizia, particolare che ovviamente mi è restato in mente. Donna Letizia che sposa il magnate della pasta. Una storia d’amore incredibile.

Perché se vi state chiedendo se Buitoni fosse proprio quel Buitoni e Luisa Spagnoli proprio quella Luisa Spagnoli, la risposta è affermativa. Menti geniali, imprenditori veri, dalla pasta ai vestiti passando dal cioccolato.

Visita alla Casa del Cioccolato Perugina®

Se vi trovate a Perugia, non potete lasciarvi sfuggire una visita alla Casa del Cioccolato Perugina®, un posto unico al mondo dove compiere un viaggio nel tempo e nel gusto. Qui, oltre a scoprire tantissime cose sul cioccolato, considerato il cibo degli Dei (mica scemi gli Dei), e sulla lavorazione del cacao, potrete vedere dall’alto la fabbrica di produzione e anche la cucina dove, se riuscite a prenotare per tempo, potreste partecipare a un corso della Scuola del Cioccolato Perugina ®. Se avete visto il film “Lezioni di cioccolato” con Luca Argentero, sappiate che è stato girato proprio qui. 

Scuola del cioccolato Perugina

La visita parte proprio dal Museo Storico, per proseguire con la fabbrica, il laboratorio dove nasce il cioccolato Perugina®. Rimane un pizzico di tristezza per il fatto che una realtà tutta italiana nata da menti brillanti sia ora in mano a una multinazionale, ma questa è la globalizzazione bellezza. Fermare il mondo e scendere non è un’opzione. 

Durante la visita avrete modo di degustare cioccolato. Baci Perugina® di tutte le qualità, alcuni davvero mai visti in commercio. Una goduria per la vista ma soprattutto per il palato.

Degustazione cioccolato Perugina 

Scoprirete poi tantissime curiosità. Tipo, quanto pesava il Bacio Perugina® più grande mai realizzato? Non ve lo svelo per non rovinarvi la curiosità ma era enorme. 

Bacio Perugina gigante

Visitare la Casa del Cioccolato Perugina® significa fare un salto indietro nel tempo, ammirare le grafiche realizzate negli anni per pubblicizzare il cioccolato, perdervi in mille curiosità. 

Perugina fabbricaPerugina Fabbrica cioccolatoPubblicità Perugina

Alla fine della visita, tappa obbligatoria allo shop. Only the brave riusciranno a uscire senza un sacchetto di cioccolato. Noi chiaramente abbiamo ceduto. Vi direi per accontentare i bambini, ma non ci crederebbe nessuno.

Visita alla Casa del Cioccolato Perugina®: info utili

Per la visita alla fabbrica della Perugina® è vivamente consigliata la prenotazione, telefonica o su Internet. Questo è il link di riferimento.  Solitamente non serve un grande preavviso, noi abbiamo prenotato la mattina per il pomeriggio, ma in occasioni di maggiore afflusso vale la pena assicurarsi un posto. 

MEssaggi baci perugina

Per quanto riguarda la Scuola del Cioccolato la prenotazione invece va fatta con un certo anticipo, noi per questa non abbiamo trovato posto. L’esperienza dev’essere davvero bella, anche come regalo per un figlio che ama pasticciare in cucina. Durante la nostra visita abbiamo visto una mamma con le figlie guidate dal maître chocolatier. Da tenere presente e da aggiungere alla lista meno oggetti più esperienze.

Scuola cioccolato Perugia

La visita guidata dura un’ora circa. 

Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30. Il sabato dalle 10 alle 16.

Il costo del biglietto intero è di 9€, ridotto 7€ (dai 13 ai 17 anni, gruppi da 10 persone in su, accompagnatori dei disabili e over 65), ridotto 4€ (bambini dai 6 ai 12 anni). L’ingresso è gratuito per bambini fino ai 5 anni e i disabili.

La fabbrica si trova in Viale San Sisto 207/C, Località San Sisto, Perugia. Ampio parcheggio disponibile.

Buona visita!

p.s. Permettetemi – apro una parentesi volutamente polemica. Abbiamo visitato la fabbrica con un’altra famiglia di amici. C’erano i nostri sei bambini più altri tre o quattro. I più piccoli faticavano ad arrivare alle ciotole con il cioccolato gratis perché adulti grandi e grossi sgomitavano per abbuffarsi, non lasciando loro nulla. La guida, bravissima, ha compreso la situazione e ha dato ai bambini altro cioccolato. Siamo davvero alla frutta. Si parla tanto della maleducazione di piccoli e ragazzi. Non discuto, ma l’esempio non è certo dei migliori.

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