Pian delle Betulle in inverno dall’Alpe Paglio: escursione nei boschi innevati

Il Pian delle Betulle è un altopiano della Valsassina soprannominato l’ultimo paradiso. Perché qui non circolano le macchine e perché hai la sensazione di riuscire finalmente a respirare. E poi, a livello personale, è l’ultimo paradiso perché qui i miei figli hanno imparato a sciare con uno skipass a un prezzo davvero umano. E perché, con una passeggiata alla portata dei bambini (e mia), si può godere di un paesaggio di montagna degno di questo nome.

Se in estate qui si va per godere di un pizzico di frescura e per divertirsi al Parco Avventura, per quanto mi riguarda è il Pian delle Betulle in inverno la versione che preferisco. Per rimanere incantata dai boschi impreziositi da cristalli di neve.

Prendete una giornata di sole pazzesco in questo inverno 2021 da cui ci aspettavamo grandi cose ma, alla fine, c’è da mettere tutto di nuovo in stand-by. Prendete una nevicata abbondantissima che ricopre pendii e alberi rendendo il paesaggio immacolato e, a tratti, incantato. Prendete un sentiero facile, 150 metri di dislivello al massimo, una mezz’oretta di cammino abbondante se vi fermate a scattare fotografie o a contemplare la meraviglia che vi circonda.

Mescolate il tutto e otterrete la ricetta perfetta di una gita invernale con i bambini in Lombardia. Per la precisione in Valsassina, a un’ora da casa per quanto mi riguarda.

Dall’Alpe Paglio al Pian delle Betulle: passeggiata facile nel bosco

Se cercate una gita facile con i bambini in Lombardia, questa lo è sicuramente. Ed è per questo molto gettonata, anche per la vicinanza a Milano. E per la bellezza oggettiva del paesaggio. Se non ha nevicato il giorno prima in modo copioso, la traccia del sentiero sarà sicuramente già battuta e non vi serviranno le ciaspole per salire.

Se, al contrario, vorrete provarle e farle provare ai bambini, potete addentrarvi nel bosco e divertirvi. Diciamo che il luogo è perfetto come primo approccio.

Una volta lasciata l’auto all’Alpe di Paglio imboccate il sentiero sulla destra. La pendenza è accentuata solo all’inizio, poi si cammina praticamente in piano. In una giornata di sole, impreziosita da una spruzzatina di neve fresca del giorno prima, vi sembrerà di essere chissà dove. Avrete proprio la sensazione di cominciare finalmente a respirare.

Il profumo del bosco, il crac degli scarponi sulla neve, il sole che ancora non riesce a bucare gli alberi regalando un effetto da ora blu.

E poi ancora le sculture di gnomi e animali che servono da incentivo ai piccolissimi.

“Dai, ormai manca poco ci siamo quasi”. E il parco dei cervi, salendo, alla vostra sinistra. Dove, se avete fortuna, potete ammirare bellissimi esemplari nella neve.

E poi finalmente sarete arrivati! La piana si allargherà davanti ai vostri occhi, vedrete il campanile bianco, inconfondibile, e non dovrete fare altro che trovarvi un posticino dove piazzarvi per godervi al meglio la giornata.

Info tecniche del sentiero:

Dislivello: minimo (150 metri)

Lunghezza: 1,8 km (solo andata)

Difficoltà: minima davvero. Non farete fatica a trascinarvi il bob. Fondamentale oggetto di divertimento una volta arrivati al Pian delle Betulle in inverno. E poi potrete ritornare al parcheggio bobbando, come abbiamo fatto anche al rifugio Rossalm un paio di anni fa. 

Potete poi tornare percorrendo esattamente la stessa strada oppure, a un certo punto, quando sarete quasi arrivati, potete prendere una leggera salita sulla destra e vi ritroverete sulla pista di Paglio. Io sono abbastanza vecchia da ricordare che qui si sciava. La pendenza della pista è tale da garantirvi il divertimento con il bob.

Se non volete o non potete camminare per mille motivi e volete portare i bambini a bobbare, potete anche solo arrivare a Paglio e divertirvi a fare su e giù sulla pista, senza spingervi fino alle Betulle. Trovate un bar proprio al parcheggio, perfetto se volete mangiare un boccone scaldandovi al fuoco scoppiettante del camino.

Noleggio bob, ciaspole e sdraio

Se avete il bob, potete tranquillamente trascinarvelo da Paglio, non farete nessuna fatica. Se invece non l’avete, potete noleggiarlo una volta arrivati in quota. Costo del bob: 8 euro a giornata. Potete anche noleggiare le ciaspole e le sdraio. Sdraio: 3 euro a giornata.

Dove mangiare al Pian delle Betulle:

Noi siamo tipi da panini e sedere nella neve ma, se volete godervi un po’ di calore o non sapete rinunciare a una fetta di torta e a un bombardino con panna, potete optare per diversi rifugi o bar che offrono piatti tipici di montagna. Noi abbiamo testato il Baitok e La Libellula, vicino al centro sportivo, entrambi buoni. Al Baitok nei giorni festivi vengono grigliate anche le salamelle all’aperto e potete optare per un panino veloce ma caldo.

Vi consiglio di prenotare, sempre. Anche in settimana. Perché, data la bellezza del luogo, sono tanti gli escursionisti che scelgono di ciaspolare fino al Cimone e al ritorno si fermano alle Betulle. Ecco perché potreste trovare il parcheggio di Paglio già pieno e il Pian delle Betulle deserto. Da qui si parte infatti per raggiungere sentieri più impegnativi.

Pian delle Betulle in inverno: come arrivare

Ci sono due modi per salire al Pian delle Betulle. In funivia da Margno (LC) oppure a piedi dall’Alpe di Paglio. Questa è l’opzione che preferisco. La funivia per il Pian delle Betulle è sicuramente l’ideale se dovete portarvi sci e scarponi o se avete bambini piccolissimi e non volete portarli nello zaino sulle spalle. Oppure se avete bagagli e dovete soggiornare al Pian delle Betulle, cosa che sogno di fare da tanto e che prima o poi realizzerò. In inverno preferibilmente.

La funivia del Pian delle Betulle ha orari ben precisi quindi se ne perdete una dovete aspettare mezz’ora o un’ora a seconda del momento della giornata. La prima corsa è alle 8.30 del mattino e vi consiglio vivamente di arrivare per quell’orario alla domenica. Se avete la carta Io Viaggio in Famiglia (che vi consiglio di fare per godere della gratuità dei vostri figli sui mezzi di trasporto in Lombardia), i ragazzi viaggiano gratuitamente. Qui trovate tutte le info per la funivia.

In alternativa potete arrivare all’Alpe Paglio in macchina (4 chilometri, 13 tornanti se soffrite di cinetosi valutate se prendere la funivia) e lasciare l’auto nel parcheggio. Durante i giorni festivi (come le vacanze di Natale) il parcheggio è sempre a pagamento, 3 euro per tutta la giornata. Nei periodi di bassa stagione si paga solo nei giorni festivi e prefestivi. Portatevi la moneta per il parchimetro.

Un’ultima raccomandazione. Io sono stata alle Betulle in una giornata spettacolare, ho pubblicato le foto sui social e qualcuno mi ha chiesto “Ma sono davvero foto di oggi? Io ero su e c’era il mondo!” Ecco, quando si va in Valsassina la domenica, bisogna mettere in conto la coda al rientro. E la ressa. Perché è la montagna più vicina a Milano.

Come la risolvo? Partendo presto e tornando presto.

Nei giorni di maggior affluenza dovete cercare di essere al parcheggio di Paglio davvero presto per trovare posto e non trovare folla. Arrivare alle 10 è già tardi. Se potete, andateci in settimana. Altrimenti puntate la sveglia all’alba. La natura saprà premiarvi.

p.s. se mi seguite sui social vi avrò già tediato a sufficienza. Ma queste righe nella foto per me sono state il massimo della gioia. Ovviamente erano in preparazione all’apertura degli impianti sciistici che poi, come ben sappiamo, non è avvenuta. Ma ho potuto scattare una foto che desideravo fare da tempo.