Italia Toscana

Itinerario in Val d’Orcia tra borghi e colline di velluto

2 Maggio 2020
Itinerario in Val d'Orcia

Un itinerario in Val d’Orcia è sempre una buona idea per chi ama i panorami suggestivi dominati da colline a perdita d’occhio impreziosite da piccoli borghi medievali. Che sono poi gli scenari che preferisco, insieme ai paesaggi che affacciano sull’Atlantico. E alle distese di neve, ovviamente.

La Val d’Orcia è l’esempio perfetto di come natura e uomo, quando collaborano, riescono a creare qualcosa di unico. Le pietre color miele dei casolari, le colline che paiono pieghe di velluto delle crete senesi, i filari di cipressi e la campagna. Gli ingredienti perfetti per un weekend, magari fuori stagione per godere di quei paesaggi amati in tutto il mondo al netto della folla.

Val d'Orcia scorci spettacolari

La Val d’Orcia è Patrimonio Unesco proprio per il suo essere, cito, “un eccezionale esempio di come il paesaggio naturale sia stato ridisegnato nel periodo rinascimentale per rispecchiare gli ideali di buon governo e per creare un’immagine esteticamente gradevole”. Esteticamente gradevole è riduttivo. Qui ci sono paesaggi che ti entrano dentro e ti elevano alla tua versione migliore. Che è poi il motivo per cui abbiamo un bisogno innato di stare nella natura. Direi ora più che mai.

Campagna e borghi sullo sfondo

I comuni che rientrano nel Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia sono cinque: Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, e San Quirico d’Orcia. Se, percorrendo un itinerario in quel di Siena. non si può fare a meno di toccare tutti e cinque i borghi, in realtà ogni piccolo centro è un invito alla sosta. Per celebrare quel modo di viaggiare antico eppure mai così attuale di cui urge riappropriarsi. All’insegna della lentezza. Slow travel.

Campagna ToscanaFermarsi ad ammirare un alberoTornare alla lentezza

L’occhio in Val d’Orcia non rimane mai deluso. La bellezza è ovunque. Quella bellezza vera che ti annebbia la vista perché senti le lacrime affiorare, quella meraviglia che speri possa rimanere immutata per sempre. Perché anche le generazioni future possano goderne.

I borghi più belli della Val d’Orcia

Siamo tornati due volte in Val d’Orcia. La prima volta in autunno con il foliage e il camino scoppiettante per un weekend lungo di tre giorni in cui abbiamo visitato tutti e cinque i borghi della Val d’Orcia. I bambini erano ancora piccoli, il weekend è stato tarato sulle loro esigenze. Ovvero ritmi lenti e soste infinite per dettagli apparentemente insignificanti.

Zucche giganti per le vie di Pienza

Come le zucche enormi che abbellivano le vie di Pienza, dove siamo tornati due volte per poter ammirare il tramonto. Credetemi ne vale la pena.

Tramonto a Pienza

Qui, per chi è romantico nell’animo e se lo può permettere, c’è anche la Via dell’Amore.

Via dell'amore a Pienza

Cos’avrei sognato? Un aperitivo lento con vista sulla meraviglia. Ora potremmo concedercelo, all’epoca non esattamente. Comunque se l’amore romantico non fa per voi, rimane sempre il pecorino.

Pecorino di Pienza

Perdetevi tra i vicoli di Pienza, anche quelli più nascosti dove non ci va nessuno. L’atmosfera è impagabile. Pienza fu fondata da papa Pio II, Piccolomini, come città ideale, in base ai canoni dell’epoca. Per quanto mi riguarda, rimane la città ideale anche ora.

Toscanità all'ennesima potenza

Mi sono innamorata di Radicofani e della sua rocca, legata a una figura simile a quella di Robin Hood. Queste sono le leggende che con i bambini fanno davvero la differenza. Un po’ come a Predjama, il meraviglioso castello sloveno. Nel 1297, infatti, Ghino di Tacco si impadronì del castello ambito da molti per la sua posizione strategica sulla Via Francigena. Le sue gesta, paragonabili proprio a quelle di Robin Hood, furono narrate da Dante e Boccaccio che gli dedicò una novella.

Ghino di Tacco, per la sua fierezza e per le sue ruberie uomo assai famoso, essendo di Siena cacciato e nemico de’ conti di Santafiore, ribellò Radicofani alla Chiesa di Roma, ed in quel dimorando, chiunque per le circostanti parti passava rubar faceva a’ suoi masnadieri.

San Quirico d’Orcia è imperdibile anche per la sua frazione, Bagno Vignoni dove abbiamo trascorso un tempo infinito a giocare con l’acqua calda del Parco dei Mulini.

Vicoli toscani

Da Montalcino e Castiglione d’Orcia siamo passati velocemente ripromettendoci di tornare. La vera meta del weekend per me era Bagni San Filippo. Abbiamo girato velocemente il borgo rinunciando a malincuore a raggiungere le sue meravigliose piscine naturali per i soliti malanni che per tantissimo tempo hanno caratterizzato i nostri viaggi con bambini al seguito. Lo raccontavo qui.

Dettagli che adoro nei borghi medievali

Siamo poi tornati in Val d’Orcia per una settimana a fine giugno. Niente camino ma una bellissima piscina a sfioro, fondamentale per riprenderci dalla calura. La seconda volta siamo tornati a Pienza (che resta la mia preferita) e a San Quirico, abbiamo visitato Montepulciano (davvero imperdibile), ci siamo concessi un’esperienza meravigliosa a cavallo tra i campi e le colline, con la luce calda del tramonto a rendere tutto più magico. Siamo riusciti finalmente a immergerci nelle pozze dei Bagni San Filippo. E ci siamo concentrati sui piccolissimi borghi, quelli che per raggiungerli ci vuole comunque mezz’ora ma che non hanno nulla da invidiare ai paesi più grandi e conosciuti. E che quindi meritano un post a parte.

 

I panorami più scenografici della Val d’Orcia

Uno dei miei più grandi desideri è fare un viaggio fotografico. Ovviamente sogno mete pazzesche che, per esigenze familiari e di budget, in questo momento non posso permettermi. Un itinerario in Val d’Orcia si presta perfettamente a un’esperienza di questo tipo. Basta cercare “viaggio fotografico” in Val d’Orcia e vi esce il mondo. Qui vi indico gli scenari più panoramici che ho cercato in qualche modo di inseguire. Anche se poi basta lasciarsi suggestionare da ciò che si vede per fermare la macchina in una piazzola e contemplare. Prima con gli occhi. Poi eventualmente anche con la macchina fotografica.

Crete senesi Toscana

Il boschetto di cipressi di San Quirico d’Orcia è forse tra le immagini più iconiche non solo della Val d’Orcia ma di tutta la Toscana. Qual è il punto migliore per fotografarli? Se cercate su Google Maps, troverete proprio l’indicazione Cipressi di San Quirico d’Orcia con tanto di San Quirico d’Orcia View Point, sulla strada regionale n.2. Le macchine parcheggiate a bordo strada vi faranno capire che siete nel posto giusto.

Paesaggi scenografici Val d'Orcia

Sempre in zona San Quirico d’Orcia, un’altra foto iconica e bellissima è quella che riprende il Podere Belvedere. Io non ho scattato questa fotografia da sogno, dicono che il momento migliore sia all’alba in primavera. Io ci sono stata in autunno e con bambini insonni, alzarmi all’alba per fotografare era l’ultimo dei miei pensieri. Se volete accaparrarvi questo scatto con la luce che irradia il paesaggio, dovete alzarvi presto ed essere sul posto almeno mezz’ora prima. In alternativa potete fermarvi in qualunque momento del giorno. Il punto da cui scattare la famosa foto si trova sulla strada che collega San Quirico d’Orcia a Pienza, sulla destra (direzione Pienza). Si trova all’interno di una proprietà privata. In alcuni forum di fotografi si sottolinea che di notte il padrone lascia liberi i cani, quindi eviterei l’esperienza.

Colline toscanePaesaggi toscani

A mio avviso una foto molto iconica e molto bella, da scattare in questo caso al tramonto, è quella dal belvedere di Pienza.

Sempre sulla strada tra San Quirico d’Orcia e Pienza trovate la cappella della Madonna di Vitaleta, la famosa chiesetta in mezzo ai campi di grano. Perfetta rappresentazione di come natura e uomo, quando si mettono d’impegno, riescono a fare cose meravigliose insieme.

Cercate invece, sempre su Google Maps, La Foce viewpoint se volete scattare la famosa foto delle curve tra i cipressi. Qui il momento ideale è il tramonto. La Foce si trova sulla strada tra Bagno Vignoni e Chianciano, nel caso voleste concedervi un’esperienza termale a misura di famiglia.

Le strade in cui ho implorato più spesso di inchiodare sono quelle tra San Quirico d’Orcia e Pienza e San Quirico d’Orcia e Bagno Vignoni. Alloggiare nei paraggi, se siete appassionati di fotografia, è sicuramente una buona idea. Se poi vi addentrate nelle strade bianche (sterrate) la meraviglia è davanti ai vostri occhi.

Crete senesi

Per ammirare le crete senesi, la strada tra Asciano e Pienza merita davvero.  Soprattutto in autunno quando vi sembrerà davvero di essere immersi tra le dune di un deserto.

Che cosa vedere nei dintorni

Rientrando verso casa dalla Val d’Orcia, abbiamo deviato entrambe le volte verso l’Abbazia di San Galgano con la sua leggenda della spada nella roccia. E poi, tralasciando Siena dove eravamo già stati diverse volte, ci siamo fermati in quello che per me rimane uno dei borghi più belli della Toscana: Monteriggioni.

Monteriggioni

C’eravamo stati anni prima per la festa medievale, quando i figli erano solo due e il più grande era in fissa allucinante con cavalieri e castelli. Ci siamo voluti tornare in un giorno qualunque ai primi di novembre per assaporare il borgo nel silenzio. Come merita.

E poi ovviamente Bagni San Filippo con le terme libere, davvero spettacolari. Se poi volete percorrere un po’ di chilometri potete raggiungere la meravigliosa Pitigliano o ripetere l’esperienza delle terme libere a Saturnia. Volendo poi sconfinare, l’Umbria e il Lazio sono davvero a un tiro di schioppo. Civita di Bagnoregio, meravigliosa, dista circa un’ora e venti da Pienza. Perugia un’ora e un quarto. Il Lago Trasimeno è ancora più vicino.

C’è solo l’imbarazzo della scelta. Ma, se avete pochissimi giorni a disposizione, vi consiglio di rimanere in Val d’Orcia. Per rigenerarvi e godere di questi splendidi scenari con la lentezza che meritano.

Val d’Orcia: info utili

Quando visitare la Val d’Orcia potrebbe essere la domanda da un milione di dollari. Sia l’autunno che l’estate ci hanno riservato meraviglie, dai colori del foliage al relax a bordo piscina, un elemento da non trascurare.

Autunno in Val d'OrciaRaccolta delle olive in autunno in Toscana

Ma anche la primavera deve dare grandi soddisfazioni, toccherò tornare per verificare di persona.

Sicuramente scegliere bene un weekend non affollato (non il classico ponte) è un ottimo inizio. Potersi prendere un lunedì da attaccare a un weekend qualsiasi di un mese qualsiasi può riportarvi in connessione con il mondo. Perché qui la natura ti rimette in sesto, ti lascia un senso di calma profonda che alla fine ti spinge a buttare all’aria ogni programma. La Val d’Orcia è un invito alla lentezza, così come lo sono le sue curve. Un inno alla sosta, al “fermati devo scattare una foto”. Solo una, non di più. Perché, alla fine, il paesaggio è meglio contemplarlo.

La meraviglia dei contorni delle collineTramonto in Val d'Orcia

Dove dormire in Val d’Orcia

La scelta di dove dormire in un itinerario in Val d’Orcia può fare la differenza. Se siete tipi da borghi, avrete solo l’imbarazzo della scelta. Un appartamento con travi a vista a San Quirico d’Orcia o un b&b a Pienza li vedrei perfettamente. E proprio mentre passeggiavamo per le vie di Pienza, non ho potuto fare a meno di soffermarmi a contemplare un giardino meraviglioso con un cespuglio di lavanda molto scenografico. Dopo cinque minuti stavo già chiacchierando con la padrona di casa, Elisabetta, che ha un bellissimo b&b proprio nel centro storico del borgo. La Bella Vita B&B. La struttura dispone di 4 camere tutte con bagno privato e di un terrazzo panoramico dove gli ospiti possono stare tranquillamente. Vi lascio qualche foto per rendervi l’idea.

La proprietaria è gentilissima e il posto è davvero bello.

Se invece siete più tipi da “voglio stare in mezzo al nulla”, un casolare (con piscina in estate) è la scelta giusta. Noi abbiamo soggiornato entrambe le volte presso il meraviglioso agriturismo Cosona  in un appartamento del ‘400 con letti in ferro battuto e camino enorme. Per raggiungerlo bisogna percorrere circa 4-5 km di strada bianca sterrata. Che vi offre molteplici possibilità per fare due passi all’alba, quando il silenzio avvolge l’appartamento e ci sono tutte le condizioni per uscire per un giro in solitaria. Cosona ha una storia molto bella che merita un post a parte. Vi basti sapere che appartiene alla stessa famiglia dal 1465, una cosa che mi affascina da morire.

Agriturismo Cosona

Se prenotate a Cosona, tenete conto che arrivarci di sera non è il massimo, parlo con cognizione di causa. Ma Vittoria, la padrona di casa, è stata gentilissima e ci ha guidati via telefono per arrivare a destinazione. Il cinghiale gigantesco e spaurito che ci è apparso all’improvviso nel buio in mezzo alla strada rimane comunque uno degli aneddoti di viaggio che ricordiamo a distanza di anni. I miei figli pensavano fosse un orso, per rendere l’idea delle dimensioni.

Le strutture ricettive in questa zona comunque non mancano e sono tutte splendide e curate. Non rimarrete delusi.

Dove mangiare in Val d’Orcia

Per quanto riguarda i ristoranti purtroppo non ho molti indirizzi da consigliarvi. Se non il ristorante del Relais Il Chiostro a Pienza. Solo la location vale, con vista sulle colline che al tramonto regalano scenari pazzeschi. Ma anche la cucina è strepitosa. Per l’estate del 2020, la pizzeria della stessa gestione si è trasferita momentaneamente nel chiostro. Questo significa che potete gustare una pizza divina cotta in un forno del ‘500 con vista sulla meraviglia. Prenotazione d’obbligo. Per il resto, come da nostra tradizione, abbiamo sempre mangiato in casa la sera, grigliando la carne in giardino (a tal proposito vi consiglio La bottega delle carni di San Quirico) e al sacco di giorno, a mio avviso la soluzione migliore con tre bambini al seguito.

Per l’ultimo pranzo sulla via del ritorno invece ci siamo fermati – credo per la quarta volta – in un posto speciale che mi sento davvero di consigliarvi e dove abbiamo anche soggiornato in occasione del nostro weekend a Monteriggioni. Il Ceppo, un’osteria tra Siena e Monteriggioni. Cucina tipica toscana, abbondantissima, una gentilezza davvero unica e un’ospitalità senza pari. Uno di quegli indirizzi preziosi che tornano sempre utili, sia come base per visitare Siena che per un pranzo veloce di passaggio.

Non so voi, io amo questi paesaggi alla follia. Per me il Centro Italia rimane il cuore della nostra penisola. Prezioso, bisogna averne cura. E mai come adesso non vedo l’ora di tornare a esplorarlo.

Per catturare altri ricordi. E scattare foto sempre più belle.

 

 

 

 

 

 

 

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1 Comment

  • Reply MammaFarAndAway 14 Maggio 2020 at 9:58 am

    Che meraviglia Leti, sono alcuni dei luoghi per noi “casa” e sai bene quanto per me sia “raro” dire cio’! La mamma di Ger e’ cresciuta nella Val d’Orcia e quando andiamo a Siena andiamo sempre a trovare la nonna di Ger che vive in un piccolissimo borgo nascosto tra quelle colline, il solo pensare alla strada per arrivarci mi fa scaldare il cuore. Poi vabbe’ mi citi Monteriggioni…adoro! Ci siamo sposati li’, non potevamo scegliere location migliore. Speriamo di poter tornare presto a rivedere quei luoghi anche se ho il sentore che ci vorra’ ancora tanto, tanto tempo prima di poter uscire da questo paese ? . Un abbraccio grande!

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