L’Acquario di Genova è uno dei più grandi e spettacolari d’Europa. Se di solito in un posto tendiamo a non tornare, l’Acquario di Genova fa sicuramente eccezione. Perché qui ogni volta è un po’ come la prima. Perché la vasca dei delfini regala sempre grandi emozioni. Perché la vita sottomarina esercita sempre un grandissimo fascino a cui è difficile saper resistere. E perché vengono introdotte regolarmente tante novità, anche molto suggestive, che rendono la visita sempre diversa e sempre interessante.
Lo scrivevo anche su Facebook, l’Acquario di Genova segna un po’ un’asticella sotto la quale poi diventa difficile andare.
Gli argomenti del post
Visita all’Acquario di Genova: il percorso espositivo
70 ambienti, 12.000 esemplari di 600 specie provenienti da tutti i mari del mondo. Creature rare e più comuni, pinguini e squali, meduse e foche, pesci tropicali e serpenti.
All’Aquario di Genova non manca nulla.
All’ingresso si viene avvolti nel Pianeta Blu, la sala che che accoglie i visitatori con una suggestiva sequenza di immagini di animali marini provenienti da tutto il mondo. Con un focus sull’acqua, fondamentale per la vita.
Si passa poi alla grotta delle murene, un enorme cilindro alto più di sei metri, dove è possibile ammirare queste creature personalmente inquietanti, per i miei figli affascinanti. Ovviamente.
Nella stessa sala ci sono anche i polpi, i più intelligenti tra gli invertebrati (da non confondere con i polipi) e i cavallucci marini. Ode al cavalluccio marino, è il maschio che si accolla il peso delle uova durante la fecondazione. Una delle tante curiosità che si scoprono durante una visita guidata.
Tocca poi alla laguna delle sirene dove nuotano i lamantini, enormi mammiferi acquatici erbivori. 40 chili di insalata al giorno il loro pasto. Pare che siano proprio questi animali ad aver dato vita al mito delle sirene, creature mitologiche metà donna e metà pesce.
I lamantini sono in via d’estinzione. L’Acquario di Genova è l’unica struttura in Italia a mantenere in vita questa specie. Perché la funzione dell’Acquario è anche questa. Non solo espositiva ma conservativa.
L’incontro successivo è quello con lo squalo, sicuramente molto suggestivo anche per i bambini. Il fascino, unito al timore, nei confronti di queste creature è intramontabile.
Scopriamo che allo squalo basta un chilo e mezzo di carne tre volte a settimana. La fama di creatura aggressiva che lo precede in fondo non è del tutto veritiera. Certo bisogna essere fortunati a non incontrarlo proprio il giorno del pasto. Nella vasca degli squali ci sono diverse specie di predatori oltre al pesce sega, dal lungo rostro dentellato.
La Sala degli Abissi è invece un’installazione permanente di realtà virtuale, con 8 postazioni con tanto di audio e visori. Il filmato dura circa 4 minuti e consente di immergersi nel mare ai tempi del Giurassico. L’esperienza è a pagamento, 3 euro per gli adulti, 2 euro per i bambini, tassativamente dai 5 anni in su.
La sezione Fish Making è una delle ultime novità dell’Acquario.
Si tratta di un gioco digitale per i più piccoli che consente di creare un pesce di fantasia, scegliendo tra diverse opzioni di forme e colori. Al proprio pesce personale si può dare anche un nome e si può scegliere in che habitat rilasciarlo in libertà. Le postazioni di gioco sono 9, tutte con console e schermo touch. I bambini ovviamente ne sono attratti, tassativo porre il limite di un paio di pesci, altrimenti è la fine.
Dopo l’immersione virtuale e digitale si passa all’isola delle foche dove è possibile ammirare foche comuni dell’emisfero settentrionale. Alcuni esemplari sono nati proprio nell’Acquario, gli altri sono stati abbandonati dalla madre in natura e sono sopravvissuti proprio grazie all’intervento dell’uomo. Dopo le foche è la volta dei pinguini e delle specie marine antartiche che abbiamo avuto modo di ammirare anche al museo Polaria a Tromsø. Perché, contrariamente a quanto si pensa, i mari freddi sono molto popolati.
Dall’Artico ai Tropici è un attimo, almeno all’Acquario dove non serve un biglietto aereo. Nel padiglione Biodiversità si trova la vasca tattile dove è possibile accarezzare alcuni esemplari di razza. Impresa non proprio semplicissima. Poi ci si immerge nella laguna corallina indonesiana dove si possono ammirare il pesce palla, il pesce Napoleone e lo squalo zebra. Anche l’area educativa dedicata ai coralli è molto interessante.
C’è poi una sezione che rende omaggio ai grandi esploratori e naturalisti del passato, da Colombo a Darwin. Qui ci sono le vasche dove nuotano i personaggi di “Alla ricerca di Nemo”, un’attrazione irresistibile per tutti i bambini. Ma non solo. Io sto scoprendo grandi affinità con Dory. Soffro di perdita di memoria a breve termine.
Bellissima anche la zona dedicata alle meduse. Che in mare inquietano ma è indubbio che dietro a un vetro siano davvero affascinanti. Il contrasto di colori è da quadro. Qui a mio avviso si scattano le foto più incredibili, delfini a parte.
Si conclude con il giardino tropicale “Un battito d’ali”, dove ci si addentra nella foresta centroamericana. Qui, faccio outing, io non ci sono entrata e non ci entro manco morta. Per me i rettili sono off limits, mi spiace per le farfalle ma i serpenti davvero non li reggo. Ovviamente i miei figli ci sono entrati, con il padre. Un giorno vorranno un serpente in casa, come pena del contrappasso. E io emigrerò.
Visita all’Acquario: il Padiglione Cetacei
Il Padiglione Cetacei progettato da Renzo Piano e inaugurato nel 2013 è sicuramente una delle attrazioni più spettacolari dell’Acquario. Da qui si fa fatica ad andarsene e non parlo solo dei bambini. Le emozioni sono forti, l’incontro ravvicinato con i delfini è sempre suggestivo. Le quattro vasche a cielo aperto consentono di ammirare queste creature straordinarie su due livelli. Sia nella parte alta, per rimanere incantati dai loro salti e tuffi con il centro storico di Genova sullo sfondo. Sia dal basso per vederli nuotare nell’acqua, sinuosi e affascinanti come pochi. Il tunnel lungo 15 metri offre un’altra prospettiva che davvero lascia a bocca aperta.
Il consiglio è di occupare un posto in prima fila davanti alla vetrata lunga 24 metri e di dedicare ai delfini tutto il tempo che meritano. L’appuntamento da non perdere è duplice. Ore 12 e 16.15, per assistere al momento del pasto. Salti, tuffi, capriole e gabbiani affamati che ci provano a rubare il pesce ai delfini. Con scarso successo, va detto.
Qualche anno fa abbiamo avuto il privilegio di ammirarli in mare aperto, proprio partendo dal porto di Genova, grazie all’esperienza CrocierAcquario che mi sento vivamente di consigliarvi. Ammirare i delfini in mare è un’esperienza che almeno una volta nella vita va fatta.
Visita all’Acquario di Genova: le ultimissime novità 2019
Una visita all’Acquario è sempre ripetibile, perché non è mai.. ripetitiva. Scusate il gioco di parole, voluto ovviamente. Ma che corrisponde alla realtà.
Una delle novità più interessanti del momento è sicuramente la navetta gratuita per chi parte da Milano e Torino. Tutte le info le trovate qui. Fino al 10 marzo. Sperando la proroghino visto l’enorme successo ottenuto. (e ringrazio pubblicamente le lettrici che mi hanno fatto la cronaca della loro esperienza, positivissima)
Le altre due novità che ci hanno lasciati con gli occhi a cuore, per un motivo o per l’altro, sono Spongebob e le perfomance artistiche di Equilibri in blu.
Spongebob: l’incontro dal vivo
L’incontro dal vivo con Spongebob è una delle grandi emozioni riservate ai più piccoli. Ma non solo. Perché di adulti rispettabili che si sono fatti una foto con Spongebob ne ho visti parecchi.
Spongebob, la mitica spugna gialla che vive avventure uniche in fondo al mare, è disponibile a farsi fotografare e toccare nell’area apposita ogni giorno dal 15 febbraio al 31 marzo.
Preparatevi a conoscerlo!
Equilibri in blu: un tocco di magia con le performance artistiche
Anche per Equilibri in blu l’appuntamento, come per Spongebob, è fino al 31 marzo. Lungo il percorso di visita verrete suggestionati da artisti delle compagnia Sarabanda che si esibiranno in performance davvero accattivanti. Le sale coinvolte da Equilibri in blu sono quattro: sala degli squali, padiglione della Biodiversità – zona vasca tattile, padiglione dei Cetacei e parte finale della sala dei cetacei.
Noi ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Tessuti, acrobazie, trampoli esercitano un fascino indiscutibile su tutti, grandi e piccoli. E con l’azzurro delle vasche in sottofondo e il buio della sala per me si è sfiorata la magia.
Acquario di Genova: info utili per la visita
L’Acquario di Genova è una visita fattibilissima in famiglia. Anzi spesso rappresenta la prima gita fuori porta con i bambini piccoli. Per noi è stato così. Ci siamo andati per la prima volta quando l’allora piccolo di casa aveva pochi mesi e ricordo ancora i suoi occhi sgranati di fronte a tutti i pesci colorati.
Se potete, evitate il passeggino soprattutto nei giorni di ressa può essere d’impedimento. Una fascia o un marsupio sono l’ideale.
Si può scegliere tra diverse tipologie di visita. Da quella libera, la più indicata con i piccolissimi, a quella guidata per le famiglie. Sicuramente più cara ma un vero e proprio valore aggiunto. Il percorso “Dietro le quinte” che abbiamo ripetuto due volte è davvero molto coinvolgente e permettere di scoprire tante curiosità sul mondo sottomarino.
L’Acquario offre anche diversi incontri gratuiti con lo staff, chiedete sempre all’ingresso il programma della giornata.
L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 3 anni, il biglietto dell’Acquario costa 18 euro per i bambini dai 4 ai 12 anni e 26 euro per gli adulti. Esistono poi altre tipologie di visita a seconda che si vogliano abbinare diverse esperienze.
Il link ufficiale dell’Acquario con tutte le tariffe e gli orari è questo. Ricordate che l’Acquario è aperto 365 giorni all’anno, in diversi orari a seconda della stagione.
Buona visita!
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