Italia

Val Trebbia con bambini: un angolo di mare nel fiume

Nella nostra continua ricerca di posti insoliti e diversi dalle mete scaccia-afa più conosciute, mi sono imbattuta nella Val Trebbia.

Mi si è accesa una piccola lampadina nel cervello, una di quelle che rimandano ai banchi delle elementari. Trebbia, ovvero fiume, ovvero affluente della riva destra del Po insieme a Tanaro, Scrivia e Secchia. Ce li ricordiamo tutti, basta frugare un pochino in fondo ai cassetti della memoria.

La Val Trebbia è la valle creata dal fiume omonimo che, con le sue anse, ha contribuito a creare insenature davvero molto suggestive in cui i colori, in alcuni punti, sembrano quasi caraibici.

Quando il fiume si allarga crea delle pozze dove l’acqua non è fredda e in cui è davvero piacevole fare il bagno. Un’alternativa valida al mare, a una giornata in spiaggia tra il caos di mille ombrelloni e al vociare che sovrasta il mormorio delle onde.

Abbiamo scelto di testare la Val Trebbia con bambini per vedere se è davvero il paradiso a un’ora da Milano che tutti decantano.

Ecco com’è andata.

Val Trebbia con bambini: la nostra esperienza

Innanzi tutto chiariamo subito una cosa, perché certi slogan che fanno tanto figo sono facilmente confutabili. La Val Trebbia non è a un’ora da Milano, a meno che non consideriate il casello della A1, da cui comunque Google Maps calcola un’ora e 20 di viaggio. Da Milano città dovete calcolare un’ora e 40 circa, tanto per essere cristallini come le acque del fiume.

Il Trebbia è un fiume molto lungo, la zona più bella quindi non è troppo circoscritta e merita sicuramente un’esplorazione più approfondita. Noi siamo riusciti a fermarci soltanto un giorno e abbiamo deciso di vivere la Val Trebbia in modalità bambini piccoli. Dopo esserci un pochino informati, abbiamo optato per la spiaggetta attrezzata che si trova subito dopo Bobbio, borgo Bandiera Arancione davvero incantevole con il ponte Gobbo che da solo vale una sosta.

La zona dove ci siamo fermati è la spiaggetta Berlina Beach, la trovate dopo qualche curva sulla destra.

Rispetto ad altre pozze o anse che sono totalmente sprovviste di servizi, qui ci sono in ordine di importanza: un’altalena, il furgoncino che vende gelati, piadine e panini e un paio di tavoli con panche all’ombra.

Un refrigerio da non sottovalutare se, come noi, prevedete una giornata balneare.  Se arrivate al mattino presto potete parcheggiare praticamente a ridosso della spiaggia. In caso contrario, potete lasciare l’auto nelle due piazzole che troverete prima di scendere a piedi verso il fiume.

Posizionatevi nel punto che vi sembra più adatto alle vostre esigenze e al vostro nucleo familiare. Noi abbiamo tarato la giornata in base alle necessità della più piccola di casa, quindi abbiamo scelto lo spazio con la sabbia e mai scelta fu più congeniale.

La zona del fiume antistante al furgoncino dei gelati è molto tranquilla, l’acqua non è certo fredda come la nostra amata Val di Mello o la Val Vertova e l’esperienza è di quelle che più si avvicinano al mare.

Ci sono diverse rocce da cui tuffarsi, per la gioia dei bambini più grandi che sono rimasti praticamente a mollo per tutta la giornata, cosa assolutamente non fattibile per esempio in Val Verzasca.

Nei punti in cui si fa il bagno, l’acqua è molto tranquilla ma si tratta comunque sempre di un fiume perciò prestate un pizzico di attenzione in più alla corrente. Si consiglia di portare le scarpette acquatiche per entrare in acqua, i sassi potrebbero dare fastidio ai bambini.

Una precisazione: il paragone con le Maldive che ho letto da molte parti è acchiappa-like, sempre se alle Maldive ci siete stati davvero. L’acqua però è veramente molto pulita e limpida, i colori sono belli, tendono al verde e si ha l’impressione di essere comunque in un paradiso selvaggio, senza fronzoli, senza musica a palla e senza ressa. Praticamente l’unica idea di weekend o vacanza che al momento concepisco.

Val Trebbia con bambini: consigli per un itinerario più completo

Come ho già scritto, la nostra esperienza in Val Trebbia con bambini è durata soltanto un giorno ma ci siamo ripromessi di tornare per esplorare la zona con più calma. Per arrivare fino a Brugnello per tuffarci nella spiaggia della Chiesetta, da molti ritenuta la più bella, e per salire in alto in modo da ammirare questo imponente e meraviglioso canyon da una prospettiva unica.

Se intanto volete cominciare a farvi un’idea, ecco l’itinerario di Daniela di Due Per Tre Fa Cinque, spesso nostra compagna di merende. Lei è rimasta due giorni in zona  con il camper (ma in auto vale lo stesso discorso) e ha potuto testare diverse spiagge.

Se avessi dovuto scegliere un luogo dove pernottare, probabilmente avrei optato per Bobbio, davvero molto suggestivo anche alla sera. Un borgo che assolutamente vale una sosta.

p.s. So che la Val Trebbia si trova in Emilia Romagna, una regione che il mare ce l’ha eccome, ma è una zona comunque vicina alla Lombardia per cui la inglobiamo a pieno titolo nelle nostre mete #nonabbiamoilmare. Se conoscete altri paradisi simili, avete voglia di aggiungerli nei commenti?

Che le esplorazioni continuino!

letiziadorinzi

Letizia, classe 75, tre figli di 13, 12 e 8 anni e una passione innata per il Nord e la natura sconfinata. Ho più foto nella neve che in costume e queste ultime, qui, non le vedrete mai :). Non chiamatemi blogger ma cantastorie.

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