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Bretagna, Normandia, Loira e giù di lì

L’avevo intuito il 2 gennaio che questo sarebbe stato un anno difficile, per usare un eufemismo. “Di merda” sarebbe la definizione più appropriata. Tutto è partito con un furto e una distorsione alla caviglia, ovviamente mentre ero in montagna a sciare.

Ma eravamo solo all’inizio, Capodanno era passato da una manciata di ore, il peggio sarebbe dovuto arrivare. E infatti è arrivato.

Sono stati mesi intensi, emotivamente e fisicamente difficili.

E ogni volta che ho cercato di staccare la spina, di prendermi una pausa, di dimenticare per un momento la realtà, puntualmente è successo di tutto.

Ormai ci ho fatto il callo. Sono diventata un’esperta nella revisione di piani, una maga nel cercare di ricomporre il puzzle con i (pochi) pezzi a disposizione. Giusto per dare un senso compiuto alla figura, anche se magari qualche tessera qua e là ti manca.

Quest’ultimo viaggio non ha fatto eccezione.

Anche questa volta siamo partiti per il nostro tanto desiderato on the road, un itinerario in Bretagna e Normandia, con un paio di giorni di ritardo per febbre a 40 dell’ultimogenita che era già sotto antibiotico. E in corso di viaggio anche gli altri due si sono ammalati, costringendoci a rallentare un pochino i ritmi. Ho dovuto rinunciare ad alcune mete che sono da tanto, troppo tempo nella mia wish list.

E, siccome bisogna fare di necessità virtù, è la vita che ce lo chiede, ho pensato di creare un nuovo itinerario su cui sto già mentalmente lavorando. Sarà il viaggio delle mete mancate, di quelle che ormai eri lì a un passo ma niente… nemmeno quella volta ce l’hai fatta. L’ho già visualizzato sulla cartina, basta solo unire i puntini. Avete presente i giochi enigmistici per bambini? Il principio è lo stesso. Nel mezzo tra un puntino e l’altro vedremo cosa infilarci.

Nel frattempo aspiro le millemila briciole annidate tra i seggiolini, butto le centinaia di bottiglie di plastica che si sono infilate ovunque, cerco un modo per pulire macchie non ben identificate che impreziosiscono i sedili e danno alla nostra auto un aspetto vissuto. Da superstite, diciamo.

E scarico le migliaia di foto fatte nel nostro itinerario in Bretagna e Normandia

Le foto che rappresentano un viaggio in cui la natura è stata la grande protagonista.

Scogliere a picco sul mare, spiagge infinite, granchi e conchiglie da raccogliere.

L’immensità del Creato davanti alla quale mi sono più volte commossa. Letteralmente. Con i bimbi che mi dicevano “mamma perché piangi? Ti sei fatta male?”

Con buona pace di musei e castelli che abbiamo snobbato, il bisogno di silenzio e spruzzi di onde sulla faccia era impellente.

Dell’itinerario che avevo preparato meticolosamente a febbraio è rimasto poco o niente. Ho fatto tabula rasa, ho dimenticato le “dieci cose da fare assolutamente in Bretagna”. Non mi sono nemmeno comprata la guida, l’ho presa in prestito in biblioteca. Non era la mia prima volta in Bretagna e di certo non sarebbe stata l’ultima.

Il risultato è stato sopra ogni aspettativa e prossimamente vi racconterò tutto nei minimi dettagli.

Intanto vi lascio qualche immagine, per stupirvi, commuovervi. Per ringraziare Dio, la Natura, il Creato o chi vi pare.


Perché davanti a spettacoli simili non si può non provare un profondo senso di gratitudine ed è doveroso ricordare che siamo infinitamente piccoli e insignificanti.

Info utili per il nostro itinerario in Bretagna e Normandia

Su questo itinerario tra Bretagna e Normandia, arricchito dalle esperienze di altri viaggiatori che amano infinitamente questa terra, ho scritto una guida per  I ViaggiAutori, tutte le info le trovate qui.

Le tappe irrinunciabili per me sono state, oltre a Mont-Saint-Michel in Normandia, le spiagge dello sbarco, sempre in Normandia, il cimitero americano, Dinan, Dinard, il sentiero dei Doganieri, la Costa di Granito Rosa, Saint Malo con le sue incredibili maree, la strada dei fari in Bretagna e la notte trascorsa in una casa sull’albero.

E per finire, dopo avervi mostrato le foto più belle, ecco l’itinerario in Bretagna giorno dopo giorno. Spero possa esservi utile per organizzare il vostro viaggio.

letiziadorinzi

Letizia, classe 75, tre figli di 13, 12 e 8 anni e una passione innata per il Nord e la natura sconfinata. Ho più foto nella neve che in costume e queste ultime, qui, non le vedrete mai :). Non chiamatemi blogger ma cantastorie.

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