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Valtellina per mamme insofferenti

Sto invecchiando lentamente e inesorabilmente.

Anche se mi guardo allo specchio e mi sembra di essere sempre uguale, occhiaie a panda a parte, in realtà non è così.

Non che io sia mai stata la tipa da discoteche, casino, feste sfrenate, musica a palla, più siamo meglio è, no no no per carità.

Al mare dieci ombrelloni erano sinonimo di spiaggia fin troppo affollata per i miei gusti e preferivo inerpicarmi sugli scogli per raggiungere quella caletta nascosta.

Ora però la solitudine non è un più un vezzo è una necessità.

Non sopporto il caos, la ressa, la gente. Divento irascibile, nervosa, irrequieta… in poche parole insopportabile.

E in viaggio ancora di più.

Questo mi porta a cercare oasi di pace e tranquillità lontane dalla folla in ogni posto in cui mi trovo.

Solitudine e ponte dell’Immacolata in Valtellina.

Un ossimoro. Due concetti talmente lontani tra loro da sembrare inconciliabili.

O forse no.

Certo non si può pretendere di percorrere via Roma a Bormio senza incontrare anima viva. Ma a volte basta allontanarsi davvero di poco per cominciare a respirare. Nella vecchiaia che ormai mi caratterizza guardo con distacco e compassione la gente schiava dello shopping che si accalca in quell’unico struscio stracolmo di negozi. Ma cos’avranno tutti da comprare?

E, dalla viuzza laterale del centro storico praticamente deserta, mi godo il vero spettacolo. Portoni in legno che sanno di montagna, quella vera, scritte antiche, piccole botteghe, finestre, lampioni, luminarie.

E poi via a rincorrere la neve che quest’anno ha deciso di farsi desiderare, come le grandi star.

Andiamo sul sicuro. Destinazione: uno dei paesi più freddi d’Italia. Approdiamo in una Livigno invasa dai turisti in cerca di atmosfera e regali di Natale senza IVA (Livigno è zona franca) e ci tratteniamo giusto il tempo per fare il pieno alla macchina.

Ancora una volta troppa gente e Livigno preferisco ricordarla deserta, soleggiata e super innevata.

Così, per capirci.

Finalmente troviamo quello che cerchiamo.

Una passeggiata nei boschi in Val Viola.

 

Nemmeno l’ombra di un essere umano all’infuori di noi.

Silenzio. Pace.

Neve quanto basta per trascinare il bob e giocare.

Profumo di boschi.

Cristallerie a cielo aperto.

Paesaggi mozzafiato sullo sfondo.

Missione compiuta.

Siamo riusciti a immergerci in uno scorcio di montagna tutto per noi. E a gustarci un piatto di polenta e salsiccia ammirando un panorama strepitoso, senza la fretta di dover liberare il tavolo per far posto ai clienti in fila.

Una Valtellina autentica a misura di mamme insofferenti.

Anche a Sant’Ambrogio.

 

 

 

letiziadorinzi

Letizia, classe 75, tre figli di 13, 12 e 8 anni e una passione innata per il Nord e la natura sconfinata. Ho più foto nella neve che in costume e queste ultime, qui, non le vedrete mai :). Non chiamatemi blogger ma cantastorie.

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