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Come si viaggia in cinque? Consigli per risparmiare

L’invidia.

Quel sentimento che offusca la mente, fa scaturire la rabbia per le gioie dell’altro.

Una spirale di energia negativa che trascina tutti verso il basso e che si sprigiona dall’animo di chi, fondamentalmente, è insoddisfatto di sé e della propria vita.

Di chi non ha il coraggio di andare dritto per la propria strada ma si volta continuamente per confrontarsi con l’altro.

Ho ricordi precisi di come si scaccia quella bestia, l’invidia appunto. Mia nonna che mi portava dalla vicina di casa disperata “la frica si ammala sempre”. La frica, ovvero la bambina in questione, veniva messa a sedere. Un piatto cupo (una fondina) pieno d’acqua, qualche goccia d’olio. Se le gocce si allargavano la sentenza era chiara: ero vittima di malocchio, ovvero di invidia. Credenze popolari del centro Italia. Ricordi che fanno sorridere, perché loro, le vecchie del paese, a quella cosa ci credevano sul serio.

Però quella macchia d’olio mi è sempre rimasta impressa.

Nel mio caso si allargava sempre tantissimo e dava alle vecchie sagge motivo di confabulare sul da farsi.

Perché sto scrivendo questo?

Perché … lo confesso, mi sono un po’ stancata dei “beata te che sei sempre in giro”, quelle frasi di circostanza che escono dalla bocca di chi, comunque, non si muoverebbe di un chilometro. E a volte questa sana invidia non ha davvero ragione di esistere.

Forse sono io che vivo in un mondo tutto mio. Un mondo fatto di meraviglia e stupore nel guardare le foto di chi sta dall’altra parte del pianeta. Di felicità autentica e sincera nell’ammirare le immagini di chi, in quel posto dove desidero tanto andare, c’è stato veramente. Perché quel luogo, magari finora visto solo su una rivista patinata, assume connotati reali e diventa, quindi, ipoteticamente raggiungibile. Insomma ho i miei bei difetti ma l’invidia non è un sentimento che mi appartiene, altrimenti sarei davvero masochista a seguire i viaggiatori che ogni giorno mi fanno percorrere millemila chilometri con la fantasia, il mezzo di trasporto più economico del mondo.

Mi sono stancata anche dei “hai finito di pubblicare foto di dove vai?”a denti stretti. Se l’invidia non mi appartiene, il “tirarmela” ancora meno. Se le pubblico, lo faccio unicamente per spirito di condivisione, nella perfetta logica del “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”. E siccome ADORO guardare le foto di viaggio degli altri, parto dal presupposto che chi mi legge sia mosso dallo stesso sentimento.

Quindi ora mentalmente riempio il piatto d’acqua, verso qualche goccia d’olio e sogno che quelle chiazze non si allarghino.

E rispondo a chi mi chiede con curiosità genuina, sincera, spontanea e non morbosa “ma come fate a viaggiare in cinque?”

Con una premessa doverosa.

Viaggiare in cinque non è un lusso ma non è nemmeno economico.

Il weekend formato famiglia a 100 euro tutto compreso non esiste, non stiamocela a raccontare.

Ma è difficile trovare anche un paio di scarpe buone che costino meno di quel prezzo.

E qui entrano in gioco la filosofia di vita, il nostro personalissimo stile e le nostre discutibilissime priorità.

Tra un paio di scarpe e un weekend, scelgo il weekend. Tra un vestito nuovo e una gita fuori porta, manco a parlarne. Tra una cena fuori e il pranzo al sacco scelgo quest’ultimo. Tra la cameretta super accessoriata per i bambini e un viaggio beh… c’è da chiederlo? Il mio armadio è composto da capi anni ’90… è un problema? In quasi tutte le stanze abbiamo lampadine che penzolano al posto dei lampadari. Quindi? E tra cambiare casa ma dover rinunciare a tutto o stare un po’ strettini ma concederci un viaggio in più non esito nemmeno un momento. Vivo nel caos e preparo la valigia.

Ed ecco quindi i piccoli trucchi che mi sento di consigliare, quello che facciamo quando decidiamo di partire. Niente di straordinario, accorgimenti che sembrano perfino stupidi nella loro semplicità ma che consentono di risparmiare anche cifre importanti.

1) Scegliere sempre l’appartamento (o l’ostello con cucina comune). Questa è in assoluto la soluzione più economica (e a mio avviso anche più comoda) per contenere le spese in famiglia. Se è vero che a volte l’appartamento costa un po’ di più rispetto a una camera in un bed and breakfast, avere una cucina a disposizione consente di risparmiare notevolmente sui pasti. Ipotizziamo una spesa quotidiana di 20 euro al giorno a testa per i tre pasti principali ed eventuali gelati e merende. Un totale di 100 euro che moltiplicato per una vacanza di 15 giorni fa la bellezza di 1.500 euro. Una cifra non esattamente irrisoria. E visto che mio marito ha un panificio che vende anche alimentari, per noi portare la spesa da casa significa davvero azzerare i costi per il vitto. Partiamo carichi come per un trasloco, ma il gioco vale la candela.

2) Prenotare alloggi che consentano la cancellazione gratuita fino all’ultimo giorno. Può sembrare una sciocchezza ma non lo è affatto. Innanzi tutto è una questione di garanzia, perché con i bambini non si sa mai. Se prima di avere figli non mi è mai capitato di dover annullare un viaggio, da quando sono mamma purtroppo è capitato più di una volta. Avere la sicurezza di poter disdire anche all’ultimo momento fa psicologicamente bene. Non pensate che il risparmio avvenga solo con Booking e portali simili. Anzi. Io spesso uso Booking a mo’ di portale di ricerca e poi cerco di contattare la struttura in privato. Non è inusuale ottenere tariffe più vantaggiose, oltre al fatto che si riesce a creare un rapporto più personale con la struttura presso cui si alloggia. Mi piace il rapporto umano, che va al di là di un portale. Scrivendo personalmente agli alloggi e monitorando la situazione fino all’ultimo sono arrivata a risparmiare anche 400 euro in un itinerario. Una cifra non trascurabile.

3) Scegliere di viaggiare in bassa stagione. Da quando siamo approdati nell’universo scolastico riusciamo un po’ meno ma questo è davvero il metodo che consente di risparmiare maggiormente. Certo è vero, molti hanno le ferie soltanto ad agosto e da lì non si scappa. Ma nei weekend questo trucco si può applicare tutto l’anno. Un esempio? Se fossi andata a Roma per Pasqua, la spesa per il treno sarebbe stata di 340 euro circa. Andandoci in un weekend a caso a giugno spenderemo meno della metà. E chiedendo un solo giorno di ferie in più.

4) Non fissarsi su una meta ma lasciarsi ispirare. Scegliere la montagna quando tutti anelano al mare e viceversa, cercare mete poco battute e note ma non per questo meno belle, lasciarsi guidare da una cartina, una foto, un ricordo e spaziare con la fantasia. Al giorno d’oggi esistono validissimi strumenti che consentono di viaggiare risparmiando. Lo scorso anno, per esempio, avevamo a disposizione una settimana di ferie a cavallo tra il 25 aprile e il 1 maggio. Avevo in mente alcune mete ma erano davvero fuori dalla nostra portata. E allora ho usato l’opzione “ovunque” di Skyscanner per vedere quale fosse la destinazione più economica. Il Belgio, volo abbordabilissimo con compagnia di bandiera (che poi il viaggio sia stato annullato per mamma grave in ospedale è un dettaglio).

5) Far fatica. Banale? Non credo. Conosco tante famiglie che preferiscono fare una settimana “come Dio comanda” (ovvero villaggio all inclusive o pensione completa, bambini al baby club, mamma e papà sulla sdraio spaparanzati per tutto il giorno) piuttosto che due dovendo cucinare o rifare i letti. Punti di vista. Quel che è certo è che una vacanza “comoda”, magari nelle due settimane centrali di agosto, comporta un impegno economico non indifferente che preclude altri viaggi durante l’anno.

Far fatica significa scegliere compagnie aeree che consentano di imbarcare gratuitamente i seggiolini auto e portarsi dietro i propri da casa, a costo di spaccarsi la schiena. Se state sorridendo non sapete quanto costa il noleggio di un seggiolino auto all’estero. Ecco, moltiplicatelo per tre.

Far fatica significa portarsi le lenzuola da casa quando si viaggia nei paesi del Nord, dove non sono quasi mai comprese nel prezzo. E cambiando alloggio quasi ogni giorno l’impegno non è da poco, soprattutto per una casalinga fallita come la sottoscritta. Ma anche qui, il gioco vale la candela.

Far fatica significa trovare modi alternativi per risparmiare, come affittare una baita gigante in Alto Adige e partire in 27 (di cui 15 bambini) per poter passare in montagna le vacanze di Natale spendendo 300 euro di alloggio a famiglia. Pentoloni da lavare grossi come vasche da bagno, pacchi di pasta in grado di arginare la piena di un fiume, tanto olio di gomito ma divertimento assicurato.

Del resto un’alba così bisogna anche un po’ sudarsela, altrimenti che gusto ci sarebbe?

E allora non mi resta che augurarvi buon viaggio, ovunque la sana fatica riuscirà a portarvi.

 

letiziadorinzi

Letizia, classe 75, tre figli di 13, 12 e 8 anni e una passione innata per il Nord e la natura sconfinata. Ho più foto nella neve che in costume e queste ultime, qui, non le vedrete mai :). Non chiamatemi blogger ma cantastorie.

View Comments

  • Cara Letizia, da mamma di tre come te e da viaggiatori in cinque non posso che condividere ogni tua parola e non solo! Ricordo chiaramente quel piatto d'acqua e le gocce d'olio, anche le mie si espandevano!!!
    Anche io mi sento spesso dire "siete sempre in giro". Anche io sono vittima di quell'invidia. Ma nessuno sa a che prezzo viaggiamo noi. Tanta fatica, tanto spirito d'adattamento e tanta attenzione nell'organizzare il viaggio nei minimi particolari. Rinunciamo a tante cose per le quali invece amici e conoscenti fanno carte false, sono scelte di vita.
    Investiamo sulle nostre esperienze, sul nostro vissuto e non sulle cose materiali, su tutto cio' che e' "apparire". Una mia cara amica canadese ammirava il nostro girovagare e mi diceva sempre "you are making incredibles memories and that's the best thing for your children". We make memories, questa e' la cosa importante! Un abbraccio virtuale. Fabiana

  • Bellissimo Fabiana quello che scrivi. Making memories è il mio obiettivo, creare ricordi che durano una vita, cementare i rapporti. E tu hai espresso alla perfezione quello in cui credo. Grazie mille, davvero. Un abbraccio virtuale gigantesco

    • e io aggiungo... che al "ma tanto sono troppo piccoli per ricordarselo, bisogna aspettare che siano più grandi"... ci sono le foto, i diari di viaggio dei fratelli più grandi o le vecchie diapositive!! Insomma, davvero niente più scuse!!
      Mitica Leti pezzo stupendo!!

      • Grazie Ale, guarda oggi all'ennesimo sorrisetto e critica mi è uscito di getto un fiume di parole. Ma a questo fare fatica ci credo e ci crediamo troppo, tiriamo dritte per la nostra strada. Ma io adesso voglio leggere del tuo weekend da skipper!!! Un abbraccio grande

  • Quello che fate è passare insieme del tempo di qualità. Buoni viaggi e continuate a meking memories!

    • Verissimo Elena, io a questa cosa di costruire i ricordi ci credo parecchio. Ed è un obiettivo per cui vale la pena fare fatica, eccome. Grazie mille. Un abbraccio

  • Quello che fate è passare insieme del tempo di qualità. Buoni viaggi e continuate a making memories!

  • Cara Letizia ti seguo da poco ma sono assolutamente d'accordo con tutto ciò che scrivi.
    La sera dopo aver messo a letto mio figlio piccolo mi immergo nel mondo dei viaggi cercando di scoprire la soluzione più economica per permetterci di viaggiare contenendo le spese. Anch'io come voi scelgo sempre l'appartamento o le mobile home nei campeggi. Siamo appena tornati da quattro giorni in Slovenia, una meta ai più poco conosciuta ma abbordabilissima. I bambini si sono divertiti a esplorare Lubiana, il lago di Bled ed il meraviglioso castello di Predjama. Viaggiare ti apre la mente, regala infinite emozioni e come dice Fabiana crea ricordi che rimarranno indelebili nella nostra vita e in quella dei nostri ragazzi!

    Scusami se mi sono dilungata. Continua a regalarci i tuoi consigli.

    • Grazie mille Laura!!! Puoi dilungarti quanto vuoi, quando si parla di viaggi non è mai abbastanza!!! Anche noi andremo in Slovenia a fine maggio e non vedo l'ora! Il lago di Bled dev'essere un sogno. Passa pure di qui quando vuoi mi fa piacere. E costruiamo tutte insieme tanti ricordi. Un abbraccio

  • Ciao Letizia! Grazie per le dritte! Qualche anno fa le mie vacanze erano tutte all'avventura: tenda, sacco a pelo e via in moto; un po' di sacrifici ma ne valeva sempre la pena E' da poco che ti seguo e quella che provo per te è sanissima invidia e sei di grande ispirazione. Io ho il problema contrario al tuo: sono da poco una mamma single con una bimba di 5 anni. Ho intenzione di scoprire con lei tutto il mondo per farglielo conoscere non solo attraverso i libri, però inizio a notare che siamo penalizzati per quel che riguarda le tariffe. Praticamente mi tocca sempre pagare per due adulti e non lo trovo giusto! Hai qualche consiglio da darmi?
    Grazie

    • Grazie Ilaria per la sanissima invidia!!! Cavolo, in effetti non è giusto per niente, assolutamente. E se per esempio chiedi una camera doppia pagando il supplemento singola e precisando che la tua compagna di viaggio è una bambina e ha diritto a uno sconto? Immagino che ci avrai provato ma magari insistendo ottieni qualcosa. So che stanno nascendo strutture che danno agevolazioni anche alle famiglie con un solo genitore e direi che era ora. Prova a dare un'occhiata a Around Family, un portale con diverse strutture per famiglie e se non sbaglio anche con agevolazioni di questo tipo. Però intanto mi scervello e ci penso. E... brava! Quello che fai è davvero ammirevole! Un abbraccio

  • Bellissimo! Condivido in pieno e aggiungo che si può anche iniziare a risparmiare per tempo pianificando il viaggio e magari concedersi qualcosa di speciale che si trova nel luogo scelto proprio con le risorse mese da parte ( anche con i figli se non sono più così piccoli), vuoi mettere la soddisfazione di una cena al ristorantino tipico o di uno spettacolo dal vivo?

    • Verissimo Luisa. Quell'idea di desiderare tanto una cosa da risparmiare tutto l'anno per averla è una lezione di vita preziosissima anche per i piccoli!
      Un abbraccio

  • L'albergo come dio comanda...è proprio vero che le religioni sono l'oppio dei popoli! Ahahahah...non si può sentire davvero! Comunque, almeno, non me li trovo sulla mia strada.

    Brava Letizia, ben detto!

  • Leggerti mi ha fatto venire i brividi, noi viaggiamo in 3, mossi dalle vostre stesse passioni e da mamma con guardaroba "anni 90" condivido il tuo stupendo punto di vista! Riempiamo gli occhi dei nostri bimbi di posti nuovi, facciamo capire loro che il mondo non finisce dietro l'angolo nè tantomeno nell'all inclusive (con baby parking) del caso, viviamo insieme la cosa che di questi tempi è la più preziosa che abbiamo, il tempo! ti adoro, e ti condivido ;-) Anna - Juicy Felt

    • Oddio Anna grazie mille, mi hai fatta commuovere ma sul serio!!!!! Quanto è vero, il tempo, il bene più prezioso che possediamo. E allora portiamo con fierezza i nostri capi anni '90 e andiamocene a zonzo! Adesso vado a sbirciarti anch'io! Un abbraccio

      • Commozione reciproca cara e quel po' di rammarico sapendo che le persone affini si trovano ma, vai a capire il perché, nn sono mai i tuoi vicini di casa hi hi! Un bacio a tutte le viaggiatrice e ai loro piccoli viaggiatori!

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